
Modelli di simulazione per la gestione della BPCO
Pubblicato su International Journal of Chronic Obstructive Pulmonary Disease nel 2025 da un team di ricercatori cinesi, un nuovo studio […]
Uno studio canadese pubblicato su BMC Pulmonary Medicine nel 2025 ha approfondito il legame tra fragilità e gli esiti clinici nei pazienti affetti da BPCO. La revisione sistematica e una meta-analisi, ha evidenziato come la fragilità sia un predittore robusto di esiti clinici negativi, quali un aumento della dispnea, un maggiore carico di sintomi, una storia di esacerbazioni più frequenti e un rischio più elevato di ospedalizzazioni e mortalità.
L’analisi ha incluso 16 studi, di cui 7 nella meta-analisi, con un campione complessivo di 5903 pazienti. È emerso che i pazienti fragili con BPCO hanno punteggi di dispnea più alti e un carico sintomatologico significativamente maggiore rispetto ai pazienti non fragili. Inoltre, hanno riportato un numero maggiore di esacerbazioni nell’anno precedente e un rischio quasi triplicato di ospedalizzazione. Lo studio più ampio con il follow-up più lungo ha inoltre confermato un rischio di mortalità superiore per i pazienti fragili [Hazard Ratio (IC 95%): 1,83 (1,24-2,68)].
I risultati sottolineano l’importanza di considerare la fragilità come un tratto clinico trattabile nella gestione della BPCO. Gli autori hanno evidenziato la necessità di standardizzare gli strumenti di screening per la fragilità e di sviluppare interventi non farmacologici tempestivi per migliorare gli esiti clinici di questa popolazione vulnerabile.
Fonte: BMC pulmonary medicine
https://bmcpulmmed.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12890-025-03595-z
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