Ricerca e tecnologia. Schillaci: “Pilastri su cui si basa il nostro Ssn e determinanti per garantire sia sostenibile”
La tecnologia e la ricerca sono due pilastri su cui si basa il nostro sistema sanitario e credo […]
La sindrome di Cotard è un raro disturbo neuropsichiatrico caratterizzato da gravi deliri nichilistici, inclusa la convinzione di essere morto o di aver perso parti del corpo. In un articolo pubblicato dal giornale Rivista di Psichiatria, i ricercatori dell’Università di Torino e dell’Università di Genova riportano il caso peculiare di un uomo di 40 anni affetto da sindrome di Cotard che ha sviluppato un grave stato di malnutrizione in pochi mesi. La prima diagnosi dei clinici è anoressia nervosa e l’uomo è stato ricoverato in ospedale dove, in breve tempo, sono emersi anche sintomi psicopatologici.
Una delle conseguenze della sindrome di Cotard è rappresentata dal digiuno autoindotto derivante dalla negazione della propria esistenza. Il caso in esame, secondo i clinici, sottolinea come, sebbene sia riportata in letteratura un’associazione tra la sindrome di Cotard e varie condizioni organiche così come alcuni disturbi mentali, la perdita di appetito e i deficit nutrizionali possono indirizzare a una errata diagnosi di anoressia nervosa.
Considerate la rarità e la possibile sottodiagnosi della sindrome di Cotard, gli autori sottolineano l’eventualità che i pazienti affetti possano essere inizialmente indirizzati a medici di famiglia per le conseguenze dismetaboliche della loro malnutrizione, piuttosto che direttamente a uno psichiatra. Un riconoscimento precoce dei segni indicativi della sindrome di Cotard risulta fondamentale per evitare che una mancata o ritardata diagnosi espongano questi pazienti a un rischio maggiore di atti anticonservativi soprattutto nel periodo post-dimissione ospedaliera.
Fonte: Riv Psichiatr 2022
https://www.rivistadipsichiatria.it/archivio/3922/articoli/39076/
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