Potenziale impatto della radioterapia per la cura di tumori della testa e del collo sui processi neurocognitivi

Nel trattamento radioterapico dei tumori della testa e del collo, è frequente che il cervello riceva dosi accidentali e non volute di radiazioni, il che potrebbe potenzialmente causare cambiamenti neurocognitivi con un impatto sulla qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, fino ad oggi, tale situazione non è stata ampiamente studiata. Per colmare questa lacuna, è stata condotta una ricerca sistematica utilizzando diversi database elettronici, tra i quali MEDLINE, EMBASE, PsycInfo e il Registro centrale dei trial controllati Cochrane.

Tra i 2.077 documenti esaminati, ne sono stati selezionati 20 che soddisfacevano i criteri di inclusione, per un totale di 1.308 pazienti. È importante notare che non sono stati condotti studi randomizzati e che la maggioranza (73,3%) dei soggetti coinvolti proveniva da trial condotti in singoli centri. La tecnica di radioterapia ad intensità modulata (IMRT) è stata utilizzata nel 72,6% dei casi mentre la chemioterapia è stata impiegata nel 61% dei pazienti. È emersa una notevole variabilità nei metodi di studio, e, pertanto, è stata eseguita una sintesi narrativa dei risultati.

La maggior parte delle indagini ha evidenziato un deterioramento neurocognitivo nei pazienti trattati, rispetto ai gruppi di controllo, dopo 12 mesi dalla radioterapia e anche oltre. I domini neurocognitivi più comunemente compromessi erano la memoria e il linguaggio, con una possibile correlazione con la dose di radiazioni ricevute dall’ippocampo, dal lobo temporale e dal cervelletto. È stato suggerito che l’uso della risonanza magnetica potrebbe essere utile nel rilevare cambiamenti microstrutturali e funzionali precoci che potrebbero essere indicativi di futuri cambiamenti neurocognitivi.

Nei casi in cui è stata valutata la qualità della vita, la presenza di deterioramento neurocognitivo era associata a una riduzione della sua qualità. In conclusione, sembra che la (chemio)radioterapia per combattere il cancro della testa e del collo sia correlata a un rischio di deterioramento neurocognitivo a lungo termine. Tuttavia, è importante notare che gli studi disponibili sono limitati e presentano variazioni significative nella metodologia. Gli Autori ritengono pertanto che siano necessari ampi studi prospettici di alta qualità, che utilizzino test neurocognitivi standardizzati, sensibili e affidabili, per comprendere appieno questo fenomeno e le sue implicazioni cliniche.

Fonte: Radiother Oncol. 2023

https://www.thegreenjournal.com/article/S0167-8140(23)89757-2/fulltext

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