
Purificatori d'aria e infezioni chirurgiche: efficacia sotto esame
“Nelle sale operatorie moderne dotate di sistemi di ventilazione standard a flusso d’aria di livello medio, l’aggiunta di purificatori d’aria […]
Gli operatori sanitari corrono un rischio maggiore di contrarre l’infezione da virus dell’epatite B (HBV) a causa della potenziale esposizione al sangue e ad altri materiali infetti. Questa infezione può portare a una malattia epatica acuta e a complicanze croniche come cirrosi e cancro al fegato, incidendo sulla salute della forza lavoro, aumentando l’assenteismo e i costi sanitari.
Per questo motivo, un’equipe di ricercatori ha effettuato un’indagine con lo scopo di determinare la sieroprevalenza e i fattori di rischio dell’HBV tra gli operatori sanitari in Africa. Sono stati esplorati con attenzione i database PubMed, Science Direct, HINARI, African Online Journal, Google Scholar, Google, Semantic Scholar e Directory of Open Access Journals, utilizzando termini di ricerca pertinenti, alla ricerca di lavori specifici pubblicati fino al 1 agosto 2024.
Sono stati inclusi studi con un punteggio dell’indicatore di valutazione della qualità pari o superiore al 50%. È stato utilizzato il modello a effetti casuali per misurare la sieroprevalenza aggregata e i fattori associati all’infezione da HBV.
Il team presenta i risultati della meta-analisi utilizzando forest plot con un intervallo di confidenza del 95%. Alla fine, gli esperti hanno selezionato 26 documenti, per un totale di 6983 soggetti, che sono stati inclusi nell’analisi.
È emerso che la prevalenza aggregata dell’infezione da HBV tra gli operatori sanitari è del 17,2% (IC 95%: 8,36, 26,04). Gli operatori sanitari con diagnosi di malattia epatica avevano 5,01 volte più probabilità di avere un’infezione da HBV rispetto a quelli senza diagnosi (POR = 5,01; IC 95%: 2,25, 7,77).
Inoltre, gli operatori sanitari che non avevano ricevuto una formazione adeguata hanno 2,70 volte più probabilità di contrarre un’infezione da HBV rispetto a quelli che avevano ricevuto una formazione (POR = 2,70; IC 95%: 1,10, 4,30). Infine, gli operatori sanitari di età pari o superiore a 40 anni avevano 2,53 volte più probabilità di avere un’infezione da HBV rispetto a quelli più giovani (POR = 2,53; IC 95%: 1,29, 3,77). La prevalenza aggregata dell’infezione da virus dell’epatite B è risultata elevata. Le malattie epatiche precedentemente diagnosticate, l’assenza di formazione tecnica e l’età degli operatori sanitari sono i fattori che hanno influenzato la prevalenza aggregata dell’infezione da HBV tra gli operatori sanitari. Gli Autori concludono che fornire un adeguato follow-up medico agli operatori sanitari con diagnosi di malattia epatica, una formazione completa e ottenere una diagnosi precoce per gli operatori sanitari di età pari o superiore a 40 anni, sono gli interventi più importanti per prevenire il rischio di infezione da virus dell’epatite B.
Fonte: PLoS One. 2025
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0319986
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