Anche chi non è sovrappeso rischia la pressione alta se la circonferenza della vita è elevata
Secondo uno studio pubblicato sul Nutrition Journal, avere una misura della circonferenza della vita elevata rappresenta un fattore di rischio […]
Un nuovo studio pubblicato su Neurology mette in evidenza come la variabilità della pressione arteriosa (BPV) tra una visita medica e l’altra possa essere associata a un declino cognitivo negli anziani, con un impatto particolarmente marcato nella popolazione afroamericana.
La ricerca, condotta nell’ambito del Chicago Health and Aging Project, ha coinvolto 4.770 individui di età superiore ai 65 anni, seguiti per un periodo di 18 anni (1993-2012). La pressione arteriosa è stata misurata ogni tre anni, e la BPV è stata calcolata come la somma delle differenze assolute tra le misurazioni successive, divisa per il numero totale di rilevazioni meno uno. Parallelamente, le capacità cognitive dei partecipanti sono state valutate attraverso test standardizzati, generando punteggi compositi (z-score).
I risultati indicano che una maggiore BPV, sia sistolica che diastolica, è associata a punteggi cognitivi inferiori alla fine del periodo di osservazione. In particolare, i partecipanti con la variabilità sistolica più alta (terzo tertile) hanno registrato un punteggio cognitivo inferiore di 0,074 unità standardizzate rispetto a quelli con la variabilità più bassa (primo tertile), corrispondente a un’età cognitiva superiore di 1,8 anni. L’associazione è risultata significativa soprattutto negli anziani afroamericani: per loro, la differenza nel punteggio cognitivo è stata di 0,115 unità standardizzate, pari a 2,8 anni di età cognitiva in più.
Questo studio sottolinea l’importanza del monitoraggio regolare della pressione arteriosa negli anziani, in particolare nella popolazione afroamericana, per identificare e mitigare gli effetti negativi della BPV sulla funzione cognitiva. Secondo gli autori, una gestione più attenta della pressione arteriosa potrebbe contribuire a preservare le capacità cognitive nella popolazione anziana.
Fonte: Neurology. 2025
https://www.neurology.org/doi/10.1212/WNL.0000000000210151
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