Germi resistenti agli antibiotici. L’allarme Simit
L'antibiotico-resistenza (AMR) si conferma una delle principali minacce per la salute pubblica a livello globale. Lo ha rimarcato […]
Durante la fase di passaggio alla menopausa, i sintomi vasomotori sono associati a un rischio aumentato di diabete di tipo 2. A mostrarlo è una ricerca pubblicata su JAMA Network Open da Monique Hedderson e colleghi della Kaiser Permanente di Pleasanton, in California.
Il team ha esaminato le associazioni tra frequenza e traiettorie di sintomi vasomotori con il diabete di tipo 2 incidente durante la fase di transizione verso la menopausa. Nel complesso, sono state valutate 2.761 donne in premenopausa o in perimenopausa precoce, seguite attraverso circa 13 visite di follow-up annuali. All’inizio, il 28% delle donne ha segnalato sintomi vasomotori da uno a cinque giorni, per un periodo di due settimane, il 10% ha segnalato sintomi vasomotori da sei o più giorni a settimana e il 62% delle donne non ha segnalato sintomi. Nel complesso, poi, il 12,2% delle donne ha sviluppato diabete durante il follow-up.
I ricercatori hanno osservato un’associazione tra sintomi vasomotori variabili nel tempo più frequenti e un rischio aumentato di diabete incidente (hazard ratio, 1,45 e 1,30 rispettivamente per sintomi vasomotori frequenti e poco frequenti, rispetto a nessun sintomo). A livello di sintomi, sono state evidenziate quattro caratteristiche: probabilità sempre bassa di sintomi vasomotori (26%), probabilità persistentemente alta di sintomi (31%), esordio precoce-probabilità iniziale alta che è diminuita nel tempo (25%) ed esordio tardivo-probabilità iniziale bassa che è aumentata nel tempo (19%), mentre lo 0,2% delle donne aveva una traiettoria sconosciuta. Rispetto alle donne con sintomi vasomotori costantemente basse, quelle con sintomi persistentemente alti avevano un rischio aumentato di diabete (hazard ratio, 1,50).
Fonte: JAMA Network Open 2024
https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2825515
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!