Infezioni postoperatorie da S. aureus: analisi di 224 studi chirurgici

Una revisione sistematica e meta-analisi pubblicata su Expert Review of Anti-Infective Therapy nel 2025 ha analizzato l’incidenza delle infezioni postoperatorie da Staphylococcus aureus (S. aureus). Il team di autori ha ricercato studi pubblicati dal 2008 al 2023 provenienti da paesi sviluppati, che riportassero infezioni da S. aureus dopo protesi d’anca o ginocchio, chirurgia spinale, craniotomia, bypass coronarico (CABG), chirurgia colica aperta, isterectomia addominale, taglio cesareo, bypass vascolare periferico o chirurgia plastica elettiva.

I dati, raccolti da 224 studi, mostrano che l’incidenza cumulativa di infezione profonda da S. aureus varia a seconda del tipo di intervento: 5,05 infezioni ogni 1000 procedure dopo interventi all’anca (intervallo di confidenza, IC 95% 3,29-7,74) , 5,59 dopo interventi al ginocchio (IC 95% 3,62-8,63) , 11,74 dopo chirurgia spinale (IC 95% 9,08-15,16) e 7,23 dopo interventi CABG (IC 95% 1,63-31,86). Allo stesso tempo, le infezioni da S. aureus sono risultate associate a un aumento della mortalità per tutte le cause nei pazienti sottoposti a interventi CABG, all’anca, al ginocchio e alla colonna vertebrale. Tuttavia, i pazienti che hanno ricevuto profilassi antibiotica e/o sono stati sottoposti a decolonizzazione hanno mostrato un rischio significativamente ridotto di infezioni.

Lo studio conferma, quindi, che l’incidenza di S. aureus varia in base al tipo di intervento, con i tassi più elevati raggiunti post chirurgia spinale e isterectomie. I risultati sottolineano, inoltre, l’importanza di strategie di prevenzione standardizzate, che dovrebbero essere implementate in tutti i contesti chirurgici per ridurre il rischio di infezioni e migliorare gli esiti dei pazienti.

Fonte: Expert review of anti-infective therapy, 2025

https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14787210.2025.2569833#d1e622

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