Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
L’Oms Europa ha lanciato congiuntamente la Rete paneuropea per il controllo delle malattie (Ndc) con l’Agenzia per la […]
Le persone che lavorano su turni sembrano avere maggiori probabilità di risultare positive al Covid-19 in ospedale rispetto al resto della popolazione, secondo un recente studio.
I ricercatori hanno scoperto che il lavoro a turni potrebbe essere un fattore di rischio importante quanto le caratteristiche ad alto rischio già conosciute, come l’etnia e la vita nelle aree più povere, quindi dovrebbe essere considerato nelle future misure di salute pubblica volte a ridurre le infezioni da Covid-19.
Il lavoro a turni considerato in questo studio ha riguardato un programma di lavoro che cade al di fuori del regolare orario di lavoro 9-17 e che comprende sia i turni di notte sia i programmi di lavoro in cui i dipendenti cambiano il loro orario.
A livello globale, il lavoro a turni sta diventando sempre più comune e interessa tra il 10% e il 40% dei lavoratori nella maggior parte dei paesi. Studi precedenti hanno trovato effetti negativi sulla salute di chi non segue un orario fisso, come malattie respiratorie, diabete, cancro e malattie infettive non-Covid-19. Si ritiene che questo possa essere dovuto alla privazione del sonno, alla cattiva alimentazione e all’interruzione del ciclo circadiano del corpo.
Adesso i ricercatori hanno analizzato i dati provenienti da più di 280.000 partecipanti di età compresa tra 40 e 69 anni, dimostrando che chi ha un lavoro a turni irregolari ha più del doppio delle probabilità di risultare positivo al Covid-19 rispetto a chi segue l’orario 9-17.
Gli esperti hanno analizzato le eventuali differenze nel tipo di lavoro svolto, concludendo che il settore non incide sulle maggiori probabilità di essere Covid-positivo.
Questi risultati potrebbero essere legati piuttosto a una maggiore occupazione degli spazi di lavoro su 24 ore per i lavoratori a turni, un tempo ridotto per la pulizia tra i turni, e la stanchezza con conseguente minore consapevolezza delle misure di salute e sicurezza. Un’altra spiegazione potrebbe essere che il lavoro a turni potrebbe alterare il modo in cui il sistema immunitario risponde alle infezioni.
Questo è uno studio osservazionale, quindi non può stabilire la causa. Tuttavia, può fornire un’indicazione per aumentare le misure protettive come un buon lavaggio delle mani, l’uso di mascherine e la vaccinazione.
Fonte: Thorax