Analisi della nutrizione parenterale con alto contenuto proteico in pazienti oncologici

Fino all’83% dei pazienti oncologici va incontro a malnutrizione correlata al cancro, a seconda della localizzazione del tumore e dell’età del malato. La nutrizione parenterale può essere utilizzata per gestire tale condizione, ma non esiste un chiaro consenso sul dosaggio proteico ottimale. L’obiettivo di questa revisione sistematica della letteratura è quello di reperire gli studi su pazienti oncologici malnutriti sottoposti a nutrizione parenterale domiciliare (HPN) nei quali l’apporto di proteine o aminoacidi è stato riportato in g/kg di peso corporeo/die. Inoltre, vengono confrontati gli esiti tra i soggetti che hanno ricevuto dosi proteiche basse (< 1 g/kg di peso corporeo/die), standard (1-1,5 g/kg/die) e ad alto contenuto proteico (> 1,5 g/kg/die).

Sono state esplorate le banche dati elettroniche Embase e MEDLINE oltre a cinque database della Cochrane Library e del Centre for Reviews and Dissemination. Le ricerche sono state integrate da atti di conferenze, da un registro di studi clinici e da elenchi di riferimento bibliografici di indagini e meta-analisi pertinenti.

Alla fine sono state prese in considerazione 19 pubblicazioni. Di queste, 16 hanno valutato l’apporto proteico standard, 2 quello basso e uno entrambe le situazioni. Non sono stati trovati lavori che hanno preso in considerazione l’assunzione di quantità proteiche elevate  È stato identificato un solo studio randomizzato controllato (RCT) mentre tutti gli altri erano di tipo osservazionale. L’unica indagine che ha confrontato due dosaggi proteici ha riportato un aumento di peso significativamente maggiore nei pazienti che ricevevano 1,15 g/kg/die di proteine  rispetto a quelli che ricevevano 0,77 g/kg/die.

Gli Autori concludono che, al momento, non ci sono prove sufficienti per determinare il dosaggio proteico ottimale per i pazienti oncologici malnutriti che ricevono HPN. I dati provenienti da studi che non riguardano la nutrizione parenterale domiciliare, e da pazienti in condizioni critiche, indicano che gli interventi ad alto contenuto proteico sono associati a un aumento della sopravvivenza complessiva e della qualità di vita. Sono comunque necessarie ulteriori ricerche per stabilire se la stessa cosa vale anche per i pazienti oncologici malnutriti.

Fonte: Support Care Cancer. 2023

https://link.springer.com/article/10.1007/s00520-023-08218-z

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