
Melanoma e trapianto di cuore: nuove evidenze sui rischi e la prevenzione
Un gruppo di ricercatori statunitensi ha condotto uno studio per esaminare l’incidenza e i fattori di rischio del melanoma nei […]
Un punteggio sviluppato per promuovere la salute cerebrale, il Brain Care Score (BCS), si associa anche a una significativa riduzione del rischio di malattie cardiovascolari (CVD) e dei tumori più comuni. Lo rivela uno studio di coorte pubblicato su Family Practice, che ha analizzato i dati della UK Biobank per valutare l’impatto del BCS non solo sul rischio di demenza, ictus e depressione in età avanzata, ma anche su patologie sistemiche largamente diffuse.
Il BCS è stato creato con il contributo di pazienti e operatori sanitari per fornire un indicatore sintetico e facilmente comunicabile, volto a incentivare comportamenti salutari attraverso una maggiore consapevolezza dei fattori di rischio modificabili. Lo studio ha incluso 416.370 partecipanti (età media 57 anni, 54% donne) con dati completi sul BCS, e ha seguito l’andamento clinico per una mediana di 12,5 anni.
Durante il periodo osservazionale, si sono verificati 33.944 casi di malattie cardiovascolari (8,8%) e 16.090 diagnosi di tumore (4,0%), principalmente ai polmoni, colon-retto e mammella. L’analisi multivariata ha mostrato che un incremento di 5 punti nel BCS iniziale si associava a una riduzione del rischio di CVD del 43% (hazard ratio 0,57; IC 95%: 0,55–0,59) e a una riduzione del 31% del rischio di sviluppare i tre tipi di cancro considerati (HR 0,69; IC 95%: 0,66–0,72).
Questi risultati suggeriscono che, sebbene il BCS sia stato concepito per prevenire disturbi cerebrali legati all’età, il suo utilizzo potrebbe offrire benefici più ampi, fungendo da strumento unico per promuovere un invecchiamento sano e prevenire un ampio spettro di patologie croniche.
Fonte: Family Practice 2025, cmaf034
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!