L’incidenza dell’ulcera peptica segue le stagioni, e aumenta in inverno
Secondo uno studio pubblicato su BMJ Open Gastroenterology, nelle regioni tropicali e subtropicali di Taiwan, si osserva una variazione stagionale […]
Uno studio coordinato da Anett David, dell’Università di Szeged, in Ungheria, ha mostrato che circa la metà degli specialisti in malattie infiammatorie intestinali (IBD) soffre di burnout, soprattutto di disturbi di spersonalizzazione. I risultati della ricerca, condotta a livello europeo, sono stati pubblicati su Therapeutic Advances in Gastroenterology.
Scopo dello studio era valutare l’entità del burnout, cosa lo provoca e analizzare potenziali fattori di rischio tra gli operatori che forniscono assistenza a pazienti con IBD. In totale, sono stati presi in considerazione 102 specialisti che hanno completato un’indagine online che indagava burnout, depressione, somatizzazione e benessere, oltre a fattori sociodemografici, legati alla salute e al lavoro.
Dall’analisi è emerso che il 47,1% dei professionisti specializzati in IBD ha sperimentato burnout. Inoltre, considerando tutti i fattori di burnout, il 5,9% dei partecipanti rientrava in un range ‘moderato’. Tra questi, la spersonalizzazione era il fattore più rilevante, con il 48% che ne soffre a livello medio e il 47,1% a livello alto. Depressione, somatizzazione e benessere erano correlati, invece, all’esaurimento emotivo e alla spersonalizzazione mentre solo la depressione era correlata alla realizzazione personale.
Fonte: Therap Adv Gastroenterol (2023)
https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/17562848231214086
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