Enterografia con risonanza magnetica utile nel valutare la risposta clinica nei pazienti pediatrici con IBD
L’indice di motilità mediante enterografia con risonanza magnetica (MRE) coincide con la risposta clinica ed è più sensibile rispetto al […]
Grazie all’intelligenza artificiale (IA) e alle nuove tecnologie endoscopiche, la gestione dei pazienti con malattie infiammatorie intestinali (IBD) si sta gradualmente trasformando. A fare il punto sulle nuove tecniche è una review pubblicata su eGastroenterology da un team dell’University College di Cork, in Irlanda, guidato da Yasuharu Maeda.
Secondo i ricercatori, la remissione endoscopica è il principale obiettivo terapeutico a lungo termine nelle IBD. La valutazione di questo obiettivo si basa in genere sull’endoscopia ‘white light’ (WLE) combinata con l’istologia. Tuttavia, distinguere tra infiammazione endoscopica lieve e a chiazze e malattia quiescente può essere difficile e sono state osservate discrepanze tra attività della malattia endoscopica e istologica, principalmente quando si utilizza la WLE.
Le nuove tecnologie endoscopiche, come la cromoendoscopia basata su coloranti e la cromoendoscopia virtuale, migliorano la visualizzazione dell’infiammazione a chiazze e aiutano a rilevare anche lievi lesioni displastiche del colon. Inoltre, nuovi strumenti avanzati, tra cui l’endomicroscopia laser confocale basata su sonda e l’endocitoscopia, offrono la capacità di indagare in tempo reale caratteristiche del tratto gastrointestinale quali la struttura e la funzione della barriera intestinale e le alterazioni correlate all’infiammazione.
In ultimo, l’IA rappresenta un ulteriore passo avanti nel superamento delle limitazioni associate all’endoscopia, tra cui la soggettività e la necessità di competenza. La loro implementazione nella pratica clinica può consentire una valutazione standardizzata, accurata e rapida della malattia. infine, l’IA può aiutare a prevedere con precisione le risposte alla terapia e i risultati della malattia stratificando i rischi dei pazienti, per andare verso una medicina personalizzata.
Fonte: eGastroenterology 2024
https://egastroenterology.bmj.com/content/egastro/2/3/e100090.full.pdf
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