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I risultati di uno studio pubblicato su JAMA Network Open mostrano che la frequenza e la durata dei sintomi di reflusso gastroesofageo sono associati al rischio di scarsa qualità del sonno. “Esistono dati limitati sull’associazione tra sintomi da reflusso gastroesofageo e qualità del sonno. Per chiarire meglio la situazione, l’abbiamo indagata in modo prospettico” spiega Jane Ha, del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School, Boston, USA, autrice principale del lavoro.
I ricercatori hanno incluso i dati del Nurses’ Health Study II. Le partecipanti hanno auto-riportato la frequenza e la durata dei sintomi di reflusso a partire da giugno 2005, con aggiornamenti ogni quattro anni fino a giugno 2015. Il follow-up è stato completato a giugno 2019 e i dati sono stati analizzati dal 15 novembre 2022 al 4 giugno 2023.
La scarsa qualità del sonno è stata valutata nel 2017 attraverso un Pittsburgh Sleep Quality Index modificato, che includeva difficoltà ad addormentarsi, irrequietezza del sonno, sonnolenza diurna, disturbi del sonno e durata del sonno. Il rischio relativo (RR) per la scarsa qualità del sonno e per le singole componenti della scarsa qualità del sonno è stato stimato in base alla frequenza e alla durata dei sintomi del reflusso.
Su 48.536 donne (età media, 59 anni), 7.929 (16,3%) hanno sviluppato una scarsa qualità del sonno durante i quattro anni di follow-up. Rispetto alle partecipanti con sintomi di reflusso meno di una volta al mese, il RR multivariato per la scarsa qualità del sonno tra le donne con sintomi di reflusso più di una volta alla settimana era pari a 1,53. Le donne che avevano sintomi di reflusso una o più volte alla settimana per più di sette anni avevano un RR di 1,36 rispetto a quelle che non avevano avuto sintomi di reflusso una o più volte alla settimana. La frequenza e la durata dei sintomi del reflusso erano significativamente associate a ogni singola componente della scarsa qualità del sonno. Per esempio, i RR multivariabili per i sintomi di reflusso due o più volte alla settimana rispetto a nessun sintomo di reflusso erano 1,49 per la difficoltà ad addormentarsi, 1,47 per l’eccessiva sonnolenza diurna e 1,44 per l’irrequietezza del sonno.
“I nostri risultati suggeriscono che un trattamento efficace della malattia da reflusso può essere importante non solo per il miglioramento dei sintomi, ma anche per la riduzione delle comorbilità associate a una scarsa qualità del sonno” concludono gli autori.
Fonte: JAMA Netw Open. 2023
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37466940/
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