Enterografia con risonanza magnetica utile nel valutare la risposta clinica nei pazienti pediatrici con IBD

L’indice di motilità mediante enterografia con risonanza magnetica (MRE) coincide con la risposta clinica ed è più sensibile rispetto al Magnetic Resonance Index of Activity semplificato (sMaRIA) nella malattia infiammatoria intestinale (IBD) pediatrica. È l’evidenza che emerge da una ricerca pubblicata su Pediatric Radiology da un gruppo coordinato da Riwa Meshaka, del Great Ormond Street Hospital for Children NHS Foundation Trust di Londra.

La valutazione della motilità dell’intestino tenue mediante MRE ha mostrato risultati promettenti come biomarker nella malattia infiammatoria intestinale dell’adulto. Non è noto, tuttavia, se la motilità quantificata corrisponda alla risposta al trattamento nella malattia infiammatoria intestinale pediatrica. Per indagare questo aspetto, il team ha preso in considerazione 64 bambini tra 5 e 16 anni con IBD, sui quali sono stati calcolati MaRIA semplificato e l’indice di motilità MRE in tutti i segmenti dell’ileo terminale e dell’ileo non terminale malato, valutati in modo indipendente da due radiologi, ciascuno con ≥ 9 anni di esperienza.

Dall’analisi è emerso che 21 bambini su 64, il 33%, erano responder, 37 su 64, il 58%, erano non responder e 6 su 64, il 9%, avevano una malattia inattiva secondo lo standard di riferimento clinico. La differenza nell’indice di motilità di entrambi i radiologi era più alta nei responder (+ 16, + 39) rispetto ai non-responder (-43, -44). Infine, nell’identificazione della risposta clinica, l’indice di motilità si è mostrato più sensibile (57% contro 24%), ma meno specifico (67% contro 93%), rispetto a sMaRIA.

Fonte: Pediatr Radiol 2024

https://link.springer.com/article/10.1007/s00247-024-06097-y

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