
Asma e demenza: una connessione che merita attenzione clinica
Secondo un gruppo di scienziati polacchi della Medical University of Warsaw esiste un possibile legame tra asma e rischio di […]
Uscito nel 2025 su European respiratory review, uno studio condotta in Cina ha dimostrato che l’esercizio fisico non solo migliora la qualità della vita nei pazienti con BPCO, ma apporta benefici significativi anche alla funzione cognitiva. La revisione sistematica e meta-analisi, che ha incluso 9 studi randomizzati controllati e 578 pazienti, evidenzia come interventi mirati, dalla semplice attività aerobica fino al qigong e agli esercizi di respirazione, possano potenziare abilità come memoria, attenzione ed capacità di pianificazione.
In particolare, i pazienti sottoposti a programmi di allenamento di durata superiore ai 30 minuti hanno ottenuto un miglioramento consistente dei punteggi MoCA (Montreal Cognitive Assessment), con una differenza media standardizzata di 0,576 (IC 95% 0,054-1,097; p=0,029). Anche programmi più brevi, di 4 settimane, hanno dimostrato effetti positivi, sottolineando l’importanza di integrare l’attività fisica nella gestione della BPCO, indipendentemente dalla durata.
La ricerca supporta il ruolo dell’attività fisica come terapia non farmacologica, con benefici che vanno oltre quelli respiratori e muscolari, ma che abbracciano anche il miglioramento cognitivo. Per i medici, il messaggio è chiaro: integrare l’esercizio fisico nei percorsi di cura dei pazienti con BPCO può offrire notevoli vantaggi, contribuendo a un approccio più olistico alla patologia. I ricercatori invitano, comunque, alla cautela: la qualità metodologica di alcuni studi e il limitato numero di ricerche con follow-up a lungo termine richiedono ulteriori approfondimenti.
Fonte: European respiratory review
https://publications.ersnet.org/content/errev/34/175/240170
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