Impatto della TEV nel cancro del polmone
Il cancro del polmone presenta un’elevata prevalenza e mortalità. Inoltre, la tromboembolia venosa (TEV) è la terza malattia cardiovascolare più […]
Gli impatti psicosociali dello screening del cancro al polmone (LCS) possono causare danni agli individui e fungere da barriere nei confronti della partecipazione e dell’aderenza allo screening. I primi dati suggeriscono che gli impatti psicosociali dello LCS sono moderati da determinati fattori (ad esempio caratteristiche socio demografiche e convinzioni), ma manca una sintesi definitiva delle prove. Kathleen McFadden e i suoi collaboratori hanno effettuato una revisione sistematica con la finalità di comprendere i fattori di rischio a livello individuale per il carico psicosociale durante lo screening del cancro al polmone e per sviluppare strategie per identificare e supportare i partecipanti e migliorare il coinvolgimento nello LCS.
Sono stati esplorati quattro database alla ricerca di articoli full-text pubblicati in inglese che hanno riportato qualsiasi associazione tra elementi propri dei partecipanti e risultati psicosociali sperimentati durante LCS. La qualità dello studio è stata valutata da due ricercatori indipendenti e i risultati sono stati sintetizzati narrativamente. La revisione è stata pre-registrata con PROSPERO e ha aderito alle linee guida PRISMA.
Alla fine, gli esperti hanno selezionato trentacinque articoli, la maggior parte dei quali (33/35) è stata valutata a rischio di bias alto o moderato. I progetti di studio erano pre-post (n = 13), trasversali (n = 13), qualitativi (n = 8), misti (n = 1) e condotti principalmente negli Stati Uniti (n = 17). Il carico psicologico nello LCS è risultato spesso variabile e spesso associato a età più giovane, sesso femminile, stato attuale di fumatore o anamnesi di forte fumatore, istruzione inferiore, gruppo socioeconomico di basso livello, al fatto di non essere sposati o conviventi, e all’esperienza con il cancro. Tuttavia, i risultati sono apparsi contrastanti e sono state segnalate anche associazioni non significative per tutti i fattori. Anche convinzioni quali ad esempio fatalismo, stigma e aspettative dei risultati LDCT, e un carico psicologico concomitante, sono collegati a esiti psicosociali, ma le prove sono scarse. Le associazioni tra percezione del rischio, altri fattori dei partecipanti e altri esiti psicosociali si sono rivelati inconcludenti riflettendo probabilmente distorsioni individuali nella concettualizzazione del rischio.
Gli Autori concludono che diversi fattori individuali sono costantemente segnalati come associati agli impatti psicosociali del LCS, sebbene l’eterogeneità degli studi esaminati e l’elevato rischio di bias richiedano una valutazione più solida. Sono pertanto necessarie ulteriori ricerche su come percezioni, convinzioni e aspettative possano essere utilizzate per migliorare i risultati psicosociali relativi allo screening del cancro del polmone.
Fonte: Cancer Med. 2024
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/cam4.70054
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