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Artrosi del ginocchio: associazione tra indice di massa muscolare basso e obesità sarcopenica
Un indice di massa muscolare basso e l’obesità sarcopenica possono essere associati a un rischio aumentato di sviluppare l’artrosi del […]
Gonartrosi: terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia
Dei ricercatori in Canada e USA hanno esaminato l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale per l’Insonnia (CBT-I) nel ridurre l’infiammazione sistemica tra i pazienti affetti da osteoartrite al ginocchio. Pubblicata su International journal of behavioral medicine nel 2024, la ricerca ha coinvolto 64 partecipanti in un trial controllato randomizzato in doppio cieco.
L’osteoartrite al ginocchio è spesso associata a livelli elevati di interleuchina-6 (IL-6), un indicatore di infiammazione sistemica. L’insonnia è comune tra i pazienti con questa condizione ed è stata identificata come un potenziale fattore di rischio per l’infiammazione. Durante lo studio, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: uno trattato con CBT-I e l’altro con un controllo attivo. Sono stati monitorati i livelli di IL-6 nel sangue dei pazienti a diversi punti temporali: all’inizio dello studio, dopo il trattamento, e ai follow-up a tre e sei mesi. I risultati hanno mostrato che, nonostante la CBT-I abbia migliorato significativamente i disturbi nel mantenimento del sonno tra i pazienti con osteoartrite al ginocchio rispetto al gruppo di controllo, gli esperti non hanno osservato differenze significative che dimostrano una riduzione sostanziale dei livelli di IL-6 nel sangue. Il miglioramento nei disturbi del sonno a metà trattamento (p = .01) è stato associato a livelli inferiori di IL-6 a tre mesi di follow-up (p < .05); tuttavia, non sono stati osservati effetti significativi nei follow-up successivi.
Questi risultati suggeriscono che, sebbene la CBT-I possa essere efficace nel migliorare la qualità del sonno tra i pazienti con osteoartrite al ginocchio e disturbo da insonnia, potrebbe essere necessario un approccio terapeutico combinato per affrontare efficacemente l’infiammazione sistemica in questa popolazione clinica.
Fonte: International journal of behavioral medicine
https://link.springer.com/article/10.1007/s12529-023-10184-z
