
Il particolato fine modifica l’effetto dell’attività fisica sull’ipertensione
L’attività fisica in presenza di elevati valori di particolato fine (PM2,5) ha meno effetti benefici sull’ipertensione, secondo uno studio pubblicato […]
Uno studio pubblicato su BJOG ha riscontrato che nelle donne incinte con ipertensione cronica esistono differenze nei profili angiogenici e infiammatori del primo trimestre rispetto alle gravidanze normotensive, ma che queste differenze non aiutano a identificare le donne con malattia di base più grave e peggiori esiti della gravidanza.
“Abbiamo studiato fattore di crescita placentare sierico del primo trimestre (PLGF), tirosina chinasi-1 simile a fms solubile (sFLT-1), interleuchina-6 (IL-6), fattore di necrosi tumorale-α (TNF-α), endotelina e vascolare molecola di adesione cellulare (VCAM) in donne con ipertensione cronica stratificata in base al controllo della pressione sanguigna per capire se fosse possibile stratificarle in base a diversi rischi” afferma Diane Nzelu, del King’s College di Londra, autrice principale del lavoro.
I ricercatori hanno studiato 650 donne con ipertensione cronica e 142 controlli normotesi. Nel primo trimestre, le donne con ipertensione cronica sono state suddivise in quattro gruppi. Il gruppo 1 includeva donne senza ipertensione pre-gravidanza che presentavano una PA ≥140/90 mmHg. I gruppi 2, 3 e 4 avevano invece ipertensione cronica pre-gravidanza (gruppo 2 PA <140/90 mmHg senza farmaci antipertensivi, gruppo 3 PA <140/90 mmHg con farmaci antipertensivi e gruppo 4 PA ≥ 140/90 mmHg nonostante i farmaci antipertensivi).
Gli esperti hanno visto che, rispetto al gruppo di controllo, le donne con ipertensione cronica avevano multipli di mediana (MoM) significativamente più bassi di PLGF, sFLT-1 e IL-6 e un MoM significativamente più alto di endotelina. Tra i quattro gruppi di donne con ipertensione cronica, non c’erano differenze significative nei MoM di sFLT-1, PLGF, rapporto sFLT-1/PLGF, endotelina, IL-6, VCAM o nei livelli di TNF-α.
Fonte: BJOG