HIV: approccio multidisciplinare aiuta gli over 80 con l’infezione
Un approccio basato su un team multidisciplinare nella gestione delle persone con HIV ha contribuito a ridurre la polifarmacia e […]
Attraverso una coltura di cellule immunitarie della microglia del cervello, un team dell’Heidelberg University Hospital e del German Center for Infection Research ha definito i pattern di inserimento dell’HIV-1 nel genoma delle cellule della microglia. Lo studio è stato pubblicato su Cell Reports.
Il virus dell’HIV-1 infetta diversi tessuti nell’uomo. Una volta all’interno delle cellule, il virus si integra nel suo genoma e porta a un’infezione persistente. Oltre a restare nascosto nelle cellule T CD4+, il virus dell’HIV-1 è in grado di infettare altre cellule immunitarie in diversi organi, dove forma riserve stabili. Uno di questi ‘santuari’ virali è il cervello, in cui il virus infetta le cellule immunitarie della microglia, spesso causando neuroinfiammazione e sintomi associati a disturbi neurocognitivi.
Il modello cellulare ha consentito di indagare l’inserimento del genoma di HIV-1 nelle cellule della microglia, che porta al silenziamento virale. In questo modo, il team ha determinato i siti di integrazione dell’HIV-1 e li ha associati ad elementi strutturali e regolatori della cromatina. I ricercatori hanno scoperto una forte correlazione tra il fattore della cromatina cellulare e un fenotipo virale dormiente. Questo fattore, la proteina CTCF, è una delle più importanti per l’architettura del genoma cellulare ed è coinvolta nell’avvolgimento della cromatina. La proteina CTCF, dunque, darebbe forma all’inserimento di HIV-1 nella microglia, contribuendo allo stato di infezione latente.
Fonte: Cell Reports 2023
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2211124723001213?via%3Dihub
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