HIV: viremia persistente a basso livello associata a malattie non infettive
Tra le persone con infezione da HIV e con una carica virale non rilevabile, la viremia persistente a basso livello […]
L’aumento dello spessore della parete dei vasi coronarici è significativamente associato a una compromessa funzionalità diastolica negli individui asintomatici di mezza età con infezione da virus HIV. A mostrarlo sono Zhaled Abd-Elmoniem e colleghi dell’Università di Chicago (USA), che hanno pubblicato i risultati di una ricerca su Radiology Cardiothoracic Imaging.
Con la disponibilità di farmaci antivirali sempre più efficaci, le persone che vivono con l’HIV hanno sempre più frequentemente problemi di salute non legati all’AIDS. Inoltre, recenti ricerche hanno mostrato che le persone con HIV hanno un tasso stimato di morte cardiaca improvvisa quattro volte superiore rispetto alla popolazione generale.
Il team ha voluto valutare il carico di aterosclerosi coronarica e la sua relazione con il funzionamento del cuore nelle persone affette da HIV asintomatiche e a basso rischio di malattie cardiovascolari. In totale, i ricercatori hanno preso in considerazione 74 adulti con HIV e senza malattie cardiovascolari noti, confrontati con 25 persone sane. Tutti si sono sottoposti a risonanza magnetica per valutare lo spessore della parete del vaso coronarico e ad un ecocardiogramma per misurare la funzionalità del ventricolo sinistro.
I risultati hanno mostrato un aumento dello spessore della parete dei vasi coronarici nel gruppo con infezione da HIV rispetto ai controlli. L’aumento dello spessore, inoltre, era indipendentemente associato a un elevato indice di massa ventricolare sinistra e ad una compromissione della funzionalità diastolica.
Fonte: Radiology Cardiothoracic Imaging 2024
https://pubs.rsna.org/doi/full/10.1148/ryct.230102
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