Alimentazione notturna e turni di notte: impatto su sensibilità insulinica e metabolismo del glucosio
Un recente studio pubblicato su Diabetologia ha esplorato come l’assunzione di cibo durante i turni di lavoro notturni influenzi il […]
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association, esiste un effetto mediatore del diabete di tipo 2 sul rischio di fibrillazione atriale in persone con ridotta tolleranza al glucosio. “L’associazione tra l’insorgenza del diabete di tipo 2 (T2D) e il rischio di fibrillazione atriale (AF) nei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio (IGT) rimane poco chiara. Per questo abbiamo approfondito la relazione tra l’insorgenza di T2D e i rischi di fibrillazione atriale a cinque e 10 anni nelle persone con IGT identificate nelle strutture di assistenza primaria di South e West Auckland tra il 1994 e il 2019” afferma Dahai Yu, del First Affiliated Hospital Zhengzhou University, Zhengzhou, Cina, e della Keele University, Keele, Regno Unito, primo autore del lavoro.
I ricercatori hanno confrontato il rischio di fibrillazione atriale in pazienti con IGT con e senza T2D di nuova diagnosi in una finestra di esposizione da uno a cinque anni. Le coorti includevano 785 pazienti con nuova diagnosi di T2D entro cinque anni dall’arruolamento e 15.079 pazienti senza diagnosi di T2D. Ebbene, i pazienti che progredivano verso il diabete di tipo 2 presentavano un rischio di fibrillazione atriale a cinque anni e un rischio di fibrillazione atriale a 10 anni significativamente più elevato rispetto a quelli senza T2D incidente. L’associazione era più pronunciata tra gli uomini, i pazienti più anziani, gli individui socio-economicamente svantaggiati, i fumatori, le persone con parametri metabolici più elevati e con una funzionalità renale inferiore. L’etnia europea neozelandese era associata a un rischio inferiore di fibrillazione atriale a cinque e 10 anni.
“Lo sviluppo di punteggi di rischio e futuri studi di replica potranno aiutare a identificare e guidare la gestione dei soggetti con IGT a più alto rischio di fibrillazione atriale a seguito dello sviluppo di diabete di tipo 2” concludono gli autori.
Fonte: J Am Heart Assoc. 2023
https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/JAHA.123.030159
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