Impatto della vitamina D sull’incidenza e la mortalità del cancro dell’ovaio e di altre neoplasie

Livelli adeguati di vitamina D sono essenziali per varie funzioni fisiologiche, tra cui la crescita cellulare, la modulazione immunitaria, la regolazione metabolica, la riparazione del DNA e la salute generale. Nonostante la sua comprovata efficacia in termini di costi, la sua diffusa carenza persiste a causa di una integrazione inadeguata e della limitata esposizione alla luce solare.

Sunil J Wimalawansa ha effettuato una revisione sistematica con lo scopo di esaminare la relazione tra la vitamina D e la riduzione del rischio di tumore maligno e della mortalità, nonché i meccanismi coinvolti nella prevenzione del cancro. Sono state seguite le linee guida PRISMA e PICOS e sintetizzate le evidenze da studi pertinenti.

Oltre alle azioni genomiche tramite le interazioni con il recettore del calcitriolo, la vitamina D esercita effetti protettivi contro il cancro mitigando l’infiammazione e attraverso il segnale autocrino, paracrino e di membrana.

I risultati rivelano una forte relazione inversa tra i livelli sierici di 25(OH)D e l’incidenza, le metastasi e la mortalità da diversi tipi di cancro, inclusi quelli dell’ovaio, del colon, gastrico, rettale, mammario, endometriale, della vescica, dell’esofago, della cistifellea, del pancreas, del rene, della vulva e dei linfomi Hodgkin e non-Hodgkin.

Mentre livelli di 25(OH)D intorno a 20 ng/mL sono sufficienti per la salute muscolo scheletrica, il mantenimento di livelli superiori a 40 ng/mL riduce significativamente i rischi e la mortalità da cancro.

L’Autore conclude che, mentre molti studi osservazionali supportano il ruolo protettivo della vitamina D nell’incidenza e nei decessi per neoplasia maligna, alcuni recenti grossi RCT non sono riusciti a dimostrarlo. Ciò è dovuto principalmente a difetti critici nella progettazione degli studi, come il reclutamento di soggetti già con livelli sufficienti di vitamina D, dosaggi inadeguati, durata breve. Di conseguenza, non ci si può basare sulle conclusioni di queste indagini.

Studi clinici ben progettati, con potenza adeguata e che utilizzano metodologie appropriate, dosi sufficienti di vitamina D3 e durate prolungate, dimostrano in modo coerente che una corretta supplementazione riduce significativamente il rischio di cancro e abbassa notevolmente la mortalità.

Fonte: Nutrients. 2025 

https://www.mdpi.com/2072-6643/17/14/2333

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