L’incidenza dell’ulcera peptica segue le stagioni, e aumenta in inverno
Secondo uno studio pubblicato su BMJ Open Gastroenterology, nelle regioni tropicali e subtropicali di Taiwan, si osserva una variazione stagionale […]
L’insufficienza intestinale (IF) è una complicanza riconosciuta della malattia di Crohn (CD). Nella più ampia raccolta di casi che analizza comportamento della malattia e outcome a lungo termine nell’insufficienza intestinale tra i pazienti con malattia di Crohn, Maja Kopczunska e colleghi della Salford Royal NHS Foundation Trust, nel Regno Unito, hanno evidenziato che l’incidenza della ricorrenza della malattia è bassa. Inoltre, la terapia immunosoppressiva sembra essere sicura e la gestione deve essere personalizzata alla storia chirurgia del paziente insieme al fenotipo della malattia.
Nello studio sono stati inclusi 124 pazienti. Nel 37,9% dei pazienti la malattia ha cambiato posizione e nel 44,4% ha cambiato comportamento tra la diagnosi di malattia di Crohn e quella di insufficienza epatica con la IBD, con un maggiore coinvolgimento del tratto gastrointestinale superiore. A seguito della diagnosi di insufficienza intestinale, il 23,4% dei pazienti ha avviato una terapia. Infine, l’incidenza cumulativa della ricorrenza della malattia era del 2,4%, a un anno, del 16,3%, a cinque anni, e del 27,2%, a dieci anni.
Fonte : J Crohns Colitis 2023
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37343184/
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