Scoperto ruolo chiave del microbiota intestinale nell'asma
Un gruppo di ricerca cinese ha esaminato le relazioni causali genetiche del microbiota intestinale con l’asma e i suoi tre […]
Secondo uno studio pubblicato sull’HCA Healthcare Journal of Medicine, in neonati pretermine con apnea associata a reflusso gastroesofageo l’alimentazione transpilorica può essere una modalità terapeutica efficace. “La correlazione eziologica tra reflusso gastroesofageo e apnea respiratoria nei neonati è controversa. Per approfondire la situazione, abbiamo condotto uno studio prospettico interventistico” afferma Tamoghna Biswas, Medical College, Calcutta, India.
I ricercatori hanno studiato neonati pretermine con apnea ricoverati presso un centro di cura terziario. I partecipanti presentavano caratteristiche cliniche di reflusso gastroesofageo senza altre comorbilità che potessero causare apnea. I neonati arruolati sono stati sottoposti ad alimentazione continua mediante sondino transpilorico per 72 ore. L’esito primario dello studio era la differenza nel numero di episodi di apnea prima e dopo l’inizio dell’alimentazione nasoduodenale, mentre le misure di esito secondarie includevano l’incidenza di enterocolite necrotizzante, altri disturbi gastrointestinali e la mortalità.
Nello studio sono stati inclusi 16 neonati prematuri. Una percentuale sostanziale (n = 11, 68,8%) dei neonati inclusi ha avuto una riduzione del numero di episodi apneici, e la riduzione complessiva del numero delle apnee è stata significativa. Il numero mediano di apnee era pari a 1,5 prima dell’utilizzo del sondino e a 0,5 dopo. Non sono stati osservati eventi avversi gravi attribuibili all’alimentazione transpilorica.
Fonte: HCA Healthc J Med. 2023
https://scholarlycommons.hcahealthcare.com/hcahealthcarejournal/vol4/iss3/2/
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