Notizie
Tumori. Elevati livelli di omega-3 e omega-6 nel sangue ne riducono il rischio
Livelli elevati di acidi grassi omega-3 e omega-6 nel sangue si associano a un rischio inferiore di sviluppare diversi tipi […]
Parametri di malnutrizione e salute muscolare nella prognosi in oncologia
La scarsa massa muscolare e la malnutrizione sono associate in modo indipendente a un rischio aumentato di esiti avversi in pazienti con neoplasie maligne. Tuttavia, non è ancora chiaro quale parametro sia più indicativo di questi rischi. T Olpe e i suoi colleghi hanno svolto uno studio con lo scopo di esaminare il significato prognostico di diversi parametri che riflettono la malnutrizione e la salute muscolare in una popolazione oncologica ben caratterizzata a rischio nutrizionale.
Questa analisi secondaria pre-pianificata ha incluso pazienti oncologici da uno studio nutrizionale randomizzato controllato condotto in Svizzera. Sono state studiate le associazioni tra marcatori di malnutrizione (ad esempio, diagnosi di malnutrizione basata sui criteri modificati della Global Leadership Initiative on Malnutrition (GLIM), concentrazione di albumina) e marcatori di salute muscolare (ad esempio, forza di presa della mano, massa muscolare basata sulla tomografia computerizzata (TC) e radiodensità) e l’esito primario è rappresentato dalla mortalità per tutte le cause a 180 giorni (esito primario).
Gli esperti hanno incluso 269 pazienti con diagnosi di cancro al momento del ricovero e scansioni TC disponibili. In un modello reciprocamente aggiustato, quattro parametri hanno contribuito alla valutazione del rischio, ovvero:
- diagnosi di malnutrizione modificata (GLIM) (HR 1,78 (95%CI 1,17-2,69), p = 0,007, AUC 0,58)
- bassa concentrazione di albumina (HR 1,58 (95%CI 1,08-2,31), p = 0,019, AUC 0,62)
- scarsa forza di presa della mano (HR 2,05 (95%CI 1,43-2,93), p = 0,001, AUC 0,62)
- bassa radiodensità muscolare (HR 1,39 (95%CI 0,90-2,16), p = 0,139, AUC 0,63)
Combinando questi parametri si è ottenuto un modello con elevato potere prognostico per quanto riguarda la mortalità a 180 giorni (AUC complessiva 0,71).
Gli Autori concludono che l’uso di questi parametri può migliorare la stratificazione del rischio e guidare gli interventi nutrizionali in questa popolazione particolarmente vulnerabile.
Fonte : Clin Nutr. 2024
https://www.clinicalnutritionjournal.com/article/S0261-5614(24)00249-8/fulltext
