Relazione tra cancro ovarico e microbiota genitale

Il cancro ovarico (OC) rimane una sfida sanitaria significativa a livello globale con tassi di mortalità elevati nonostante i progressi nel trattamento. Ricerche emergenti suggeriscono un potenziale legame tra lo sviluppo di OC e la disbiosi genitale implicando alterazioni nella composizione del microbioma come fattore determinante.

Per studiare questa correlazione,  Vito Andrea Capozzi e i suoi collaboratori hanno condotto una meta-analisi, seguendo le linee guida PRISMA e MOOSE, su otto studi che comprendevano 3504 pazienti. Sono stati selezionati documenti che indagavano il ruolo della disbiosi del tratto genitale superiore e inferiore con particolare riferimento all’infezione da HPV e/o all’anamnesi di malattia infiammatoria pelvica. L’analisi non ha rivelato differenze significative nella prevalenza della disbiosi genitale tra pazienti con OC e controlli sani. Sebbene la letteratura suggerisca associazioni tra disbiosi e tumori ginecologici, ad esempio della cervice e dell’endometrio, i risultati riguardanti l’OC non sono conclusivi. Variazioni metodologiche e fattori ambientali possono contribuire a queste discrepanze e sottolineano la necessità di metodologie standardizzate e di studi su scala più ampia. Nonostante i limiti emersi finora, la comprensione del ruolo del microbioma nello sviluppo dell’OC risulta promettente per definire strategie preventive e terapeutiche. Un approccio olistico alla cura del paziente, che incorpori il monitoraggio del microbioma e la messa in atto di interventi personalizzati, potrebbe infatti offrire spunti per mitigare il rischio di OC e migliorare i risultati del trattamento. Sono necessarie ulteriori ricerche con metodologie robuste per chiarire la complessa interazione tra disbiosi e OC aprendo la strada a nuovi approcci preventivi e terapeutici.

Fonte: J Pers Med. 2024

https://www.mdpi.com/2075-4426/14/4/351

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