Rilevamento di metastasi cerebrali nel carcinoma polmonare non a piccole cellule

Il cancro del polmone spesso metastatizza al cervello, al fegato e alle ghiandole surrenali con un impatto prognostico negativo significativo sulla sopravvivenza globale e sulla qualità della vita (QoL).

Per ottimizzare il trattamento e la prognosi, è quindi cruciale una stadiazione adeguata del tumore con la rilevazione di metastasi a distanza. L’incidenza di diffusione cerebrale del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), in stadio precoce e potenzialmente resecabile, è bassa, circa il 3%; pertanto, la necessità di imaging dell’encefalo preoperatoria è oggetto di costante dibattito, soprattutto nello stadio II.

Negli stadi III e IV del NSCLC, la neuroimaging è parte essenziale della stadiazione. Un’equipe di ricercatori ha effettuato una revisione sistematica con lo scopo di approfondire l’argomento. È stata esplorata in modo esaustivo la letteratura alla ricerca di lavori specifici incentrati sull’imaging cerebrale (BI) preoperatorio nella stadiazione degli stadi I-IV del NSCLC e pubblicati dal 1999 al 2024.

L’estrazione dei dati ha incluso le caratteristiche della popolazione di studio, la modalità di BI, l’incidenza di metastasi cerebrali (BM) e i risultati principali degli studi. Inoltre, il team ha anche identificato e confrontato le linee guida di maggiore importanza sul BI nella stadiazione del NSCLC.

Alla fine, gli esperti hanno selezionato 25 documenti (4 studi prospettici e 21 indagini retrospettive) ritenuti idonei sulla base dei criteri stabiliti. La maggior parte delle indagini si è concentrata sul BI nelle fasi iniziali. La principale modalità di imaging è la risonanza magnetica (MRI) seguita dalla tomografia computerizzata (CT). Mentre alcune linee guida concordano sul BI preoperatorio in pazienti con NSCLC in stadio III (Unione Internazionale contro il Cancro – UICC ottava edizione), altre raccomandano invece un BI più precoce a partire dallo stadio clinico II.

Tutte le linee guida menzionate raccomandano omogeneamente il BI nei pazienti con sintomi suggestivi di patologie cerebrali. Il BI nella stadiazione del NSCLC è raccomandato nei pazienti neurologicamente sintomatici con forte sospetto di metastasi cerebrali, nonché nei soggetti con NSCLC in stadio III.

 La neuroimaging nei pazienti in stadio IA, così come nelle lesioni pure a GGO (opacità a vetro smerigliato), è considerata non necessaria.

Gli Autori concludono che la modalità di imaging prevalentemente applicata è la ce-MRI (risonanza magnetica con contrasto). Esiste incoerenza per quanto riguarda il BI nello stadio II. L’identificazione dei fattori prognostici per lo sviluppo di BM nei pazienti con NSCLC in stadio iniziale potrebbe aiutare a chiarire quale sottogruppo potrebbe beneficiare del BI preoperatorio.

Fonte: J Clin Med. 2025

https://www.mdpi.com/2077-0383/14/3/708

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