Sarcopenia e cachessia negli oncologici: valutazione radiologica

La sarcopenia, una condizione estremamente comune nei pazienti affetti da cancro, è descritta come un disturbo muscoloscheletrico progressivo e generalizzato associato ad una maggiore probabilità di esiti avversi tra i quali fratture dovute a cadute, disabilità fisica e mortalità. La cachessia, invece, viene definita come una sindrome caratterizzata da perdita di peso con perdita concomitante di massa muscolare e/o grassa. La cachessia tumorale porta a compromissione funzionale, ridotta prestazione fisica e ridotta sopravvivenza ed è spesso accompagnata dalla progressione del cancro e da una ridotta risposta alla terapia.

La letteratura afferma che i pazienti oncologici con cachessia o sarcopenia presentano molte più complicanze rispetto a coloro che non soffrono di queste condizioni. L’interazione tra sarcopenia fisiologica e cachessia neoplastica è, in parte, responsabile della complessità dello studio dei disturbi del deperimento nella popolazione oncologica, in particolare nei gruppi geriatrici. Per questi motivi, Sveva Mortellaro e i suoi collaboratori hanno condotto un’indagine finalizzata alla valutazione completa della composizione corporea e della funzione fisica di questi pazienti nonché alla presentazione e al confronto delle tecniche di imaging sviluppate finora per la valutazione nutrizionale dei pazienti affetti da cancro. Esistono diverse modalità adatte per misurare la massa muscolare scheletrica. Tra queste l’assorbimetria a raggi X a doppia energia (DEXA), l’analisi dell’impedenza bioelettrica (BIA), la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (MRI) e gli ultrasuoni (US). Il gold standard per la misurazione dei cambiamenti quantitativi e qualitativi nella composizione corporea nei pazienti affetti da cancro è rappresentato dall’analisi della densità dei tessuti mediante una TC. Tuttavia, questa tecnica rimane scarsamente implementata nella pratica clinica a causa dell’uso di radiazioni ionizzanti. La risonanza è un approccio favorevole che produce immagini ad alta risoluzione spaziale e di contrasto mentre la DEXA e l’ecografia sono più riproducibili e poco costose. Il loro utilizzo è però limitato.  Gli Autori concludono che dovrebbero essere condotti ulteriori studi al fine di generare una comprensione completa dei processi coinvolti nei pazienti affetti da cancro con sarcopenia e cachessia. Le ricerche dovrebbero prestare particolare attenzione a fattori quali il tipo di cancro, lo stadio del tumore e la terapia messa in atto. L’uso dell’IA in questo campo potrebbe aggiungere valore e affidabilità a queste tecniche.

Fonte: J Pers Med. 2024

https://www.mdpi.com/2075-4426/14/3/243

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