Biomarcatori cervicovaginali e diagnosi precoce di cancro ovarico
Nell’ultimo decennio, le innovazioni tecnologiche hanno portato allo sviluppo di diversi strumenti diagnostici minimamente invasivi per la diagnosi delle neoplasie. […]
Un esame del sangue che “combina” l’intelligenza artificiale (AI) per rilevare i cambiamenti genetici correlati alla neoplasia e due biomarker proteici si è rivelato utile nell’individuare segnali precoci di cancro delle ovaie. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center (USA) e pubblicato da Cancer Discovery.
Nello studio le donne con cancro ovarico sono state in un primo momento identificate con il test DELFI (DNA Evaluation of Fragments for early Interception), basato sull’AI, che valuta la presenza, nei campioni di sangue, di frammenti di DNA e di due biomarker proteici: l’antigene canceroso 125 (CA-125) e la proteina 4 dell’epididimo umano (HE4).
La ricerca ha utilizzato campioni di sangue di 94 donne con cancro ovarico, 203 con masse annessiali benigne e 182 senza alcuna lesione ovarica nota. I ricercatori hanno quindi utilizzato sia le caratteristiche frammentomiche che le misurazioni proteomiche per rilevare le pazienti con cancro ovarico. Il metodo combinato è riuscito a rilevare più casi di cancro ovarico rispetto ai test per una delle due proteine da sole.
Infatti, con una specificità >99%, la sensibilità convalidata in modo incrociato in questo contesto è stata rispettivamente del 72%, 69%, 87% e 100% per gli stadi I–IV.
Per confermare i risultati, i ricercatori hanno utilizzato il test in un secondo campione di donne che includeva 40 pazienti con cancro ovarico, 50 pazienti con masse ovariche benigne e 22 senza lesioni ovariche note. Anche in questo caso, il test ha raggiunto percentuali di successo simili, con il 73% di tutti i tumori rilevati e l’81% del carcinoma ovarico sieroso di alto grado.
Fonte: Cancer Discovery 2024
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