Telomeri più lunghi e rischio di melanoma: emergono nuove evidenze

Uno studio pubblicato su Oncology Letters nel 2025 suggerisce che la lunghezza dei telomeri (TL) potrebbe rappresentare un biomarcatore promettente per il rischio di cancro della pelle. Per approfondire l’associazione tra TL e il rischio di melanoma, carcinoma basocellulare (BCC) e carcinoma squamocellulare (SCC), un team di ricercatori greci ha condotto una revisione sistematica e una meta-analisi.

I risultati hanno mostrato che telomeri più lunghi erano significativamente associati a un aumento del rischio di melanoma, con un odds ratio combinato di 0,51 (intervallo di confidenza 95%: 0,38-0,69; P<0,0001). L’associazione è stata osservata sia nei casi familiari sia nella popolazione generale. Analisi più approfondite hanno confermato la coerenza dei risultati indipendentemente dal sesso, dall’origine della popolazione e dagli aggiustamenti per fattori di confondimento. Inoltre, la stratificazione geografica ha mostrato associazioni più marcate negli studi condotti negli Stati Uniti rispetto a quelli europei. Per quanto riguarda BCC e SCC, la meta-analisi non ha raggiunto significatività statistica; eppure, la sintesi qualitativa dei dati suggerisce un possibile ruolo dei telomeri più corti, sebbene questa tendenza richieda ulteriori conferme.

Alla luce di questi dati, la lunghezza dei telomeri potrebbe diventare un utile biomarcatore per la stratificazione del rischio di melanoma, aprendo nuove prospettive per la pratica clinica in oncologia dermatologica e per la gestione dei pazienti a maggior rischio. Gli autori sottolineano comunque la necessità di studi prospettici su larga scala, con metodologie standardizzate, per validare questi risultati e chiarire i meccanismi biologici alla base dell’associazione tra lunghezza dei telomeri e rischio di tumore cutaneo.

Fonte: Oncology letters, 2025

https://www.spandidos-publications.com/10.3892/ol.2025.15141

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