Artrite settica dell’anca nei bambini: tecnica di drenaggio ottimale

L’artrocentesi e le procedure artroscopiche possono aumentare il rischio di richiedere ulteriori interventi di drenaggio rispetto all’artrotomia. Tuttavia, quest’ultima potrebbe essere correlata a esiti clinici meno favorevoli a lungo termine. Questi sono i risultati di una revisione sistematica condotta da ricercatori nei Paesi Bassi, il cui obiettivo era identificare la tecnica di drenaggio più efficace per trattare l’artrite settica dell’anca nei bambini.

L’anca è una delle articolazioni più frequentemente colpite dall’artrite settica pediatrica. Nell’ambito di questa ricerca, sono state esaminate tre modalità di drenaggio: l’artrocentesi (aspirazione con ago articolare), l’artroscopia e l’artrotomia. La revisione sistematica ha coinvolto 19 studi ed è stata pubblicata nel 2022 sulla rivista Hip International, dedicata alla ricerca clinica e sperimentale sulla patologia e la terapia dell’anca. I risultati mostrano che, dopo l’artrocentesi, è stato necessario eseguire procedure aggiuntive di artroscopia o artrotomia nel 15% dei casi, mentre dopo l’artroscopia e l’artrotomia, rispettivamente nel 14% e nel 3%. È stato osservato che i pazienti trattati con artrotomia hanno presentato esiti clinici meno favorevoli e una maggiore incidenza di complicazioni radiologiche.

In conclusione, questa revisione sistematica offre un’ampia panoramica della letteratura disponibile sul trattamento dell’artrite settica dell’anca nei bambini. Sebbene l’artrocentesi e le procedure artroscopiche possano comportare un rischio maggiore di richiedere ulteriori interventi di drenaggio rispetto all’artrotomia, è importante notare che quest’ultima potrebbe essere associata a esiti clinici meno positivi nel lungo periodo.

Fonte: Hip international : the journal of clinical and experimental research on hip pathology and therapy

https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/1120700021989666

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