Monitoraggio del carcinoma squamocellulare della testa e del collo mediante imaging e biomarcatori

La sorveglianza per i sopravvissuti al tumore della testa e del collo (HNC) è focalizzata sulla diagnosi precoce di neoplasie maligne primarie ricorrenti o secondarie. Dopo che la ristadiazione iniziale conferma lo stato di assenza di malattia, l’uso dell’imaging di sorveglianza per pazienti asintomatici con HNC è controverso. Glenn J Hanna e i suoi colleghi hanno svolto un’indagine con l’obiettivo di esaminare in modo completo la letteratura relativa all’imaging e alla sorveglianza dei biomarcatori in pazienti asintomatici trattati per carcinoma squamocellulare della testa e del collo.

È stato interpellato anche un gruppo di esperti multidisciplinari per ottenere criteri di utilizzo appropriati per la sorveglianza in scenari clinici rappresentativi. Sono state esplorate le banche dati MEDLINE (Ovid), Embase, Web of Science Core Collection e il Cochrane Central Register of Controlled Trials alla ricerca di lavori specifici, pubblicati dal 1990 al 2022, focalizzati sull’imaging di sorveglianza, e sul DNA tumorale specifico circolante, per il carcinoma squamocellulare della testa e del collo non metastatico. La revisione sistematica ha seguito le linee guida PRISMA. Utilizzando il processo Delphi modificato, il panel di esperti ha deciso i criteri di utilizzo appropriati, fornendo raccomandazioni per l’uso opportuno dell’imaging di sorveglianza e del DNA tumorale circolante del papillomavirus umano (HPV). Dei 5178 documenti inizialmente reperiti, i ricercatori, alla fine, hanno selezionato 80 lavori che soddisfacevano i criteri di inclusione: (5 meta-analisi/revisioni sistematiche, 1 studio randomizzato di controllo, 1 analisi post hoc, 25 studi di coorte prospettici e 48 retrospettivi [con ≥50 pazienti]), riportando dati riferibili a un totale di 27.525 soggetti. 

Nessuno studio randomizzato prospettico di grandi dimensioni ha esaminato se i pazienti asintomatici che ricevono imaging di sorveglianza o di monitoraggio del DNA tumorale circolante dell’HPV traggano beneficio dalla rilevazione precoce di recidiva o di secondi tumori primari in termini di esiti specifici per la malattia o di qualità della vita. In assenza di dati prospettici, l’imaging di sorveglianza per i sopravvissuti all’HNC dovrebbe basarsi sulla valutazione individualizzata del rischio di recidiva tenendo conto della stadiazione iniziale della neoplasia, dello stato della malattia da HPV e della situazione relativa all’uso di tabacco. Inoltre, sta emergendo un ruolo emergente di sorveglianza per i biomarcatori tumorali circolanti.

Fonte: Int J Radiat Oncol Biol Phys. 2024

https://www.redjournal.org/article/S0360-3016(23)08258-5/fulltext

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