Infezioni sessualmente trasmissibili in gravidanza: impatto sull’outcome alla nascita

Le infezioni sessualmente trasmissibili durante la gravidanza sarebbero associate in modo significativo ad outcome avversi alla nascita. In particolare, la sifilide congenita avrebbe la maggiore influenza sugli outcome, andando a triplicare il rischio di parto pretermine e a raddoppiare il rischio di feto piccolo per l’età gestazionale. Questi risultati, pubblicati su The Lancet Regional Health Western Pacific, sottolineano l’importanza di ridurre gli ostacoli allo screening e al trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili prima e durante la gravidanza.

Spesso asintomatiche, le infezioni sessualmente trasmissibili (STI) sono altamente diffuse nelle donne in età riproduttiva, con conseguenti outcome perinatali avversi. Lo studio ha indagato l’associazione tra le STI durante la gravidanza e il rischio di outcome perinatali avversi utilizzando dati di popolazione australiani. Nello studio, sono stati inclusi tutti i parti singoli (N = 59.465), insieme alle notifiche di quattro STI verificatesi durante la gravidanza: clamidia, gonorrea, tricomoniasi e sifilide.

Dall’analisi è emerso che per i neonati nati con sifilide congenita (n = 23), è stata riscontrata un’associazione con parto pretermine (RR 3,34, intervallo di confidenza (IC) al 95% 1,80-6,17) e feto piccolo per l’età gestazionale (RR 2,22, IC al 95% 1,34-3,67). La condizione di feto piccolo per l’età gestazionale è stata associata, inoltre, a clamidia materna (RR 1,86, IC 95% 1,54-2,24), gonorrea materna (RR 1,76, IC 95% 1,46-2,12) ed a tricomoniasi materna (RR 1,10, IC 95% 1,01-1,20). Infine, sono state osservate associazioni anche tra gonorrea e morte fetale (RR 1,97, IC 95% 1,19-3,27) e tra tricomoniasi e parto pretermine (RR 1,23, IC 95% 1,09-1,39).

Fonte: The Lancet Regional Health Western Pacific 2025

https://www.thelancet.com/journals/lanwpc/article/PIIS2666-6065(25)00147-6/fulltext

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