
Associazione tra asma e obesità: la risposta in un ormone
La leptina, un ormone proteico principalmente prodotto dal tessuto adiposo, rappresenta un fattore centrale nella fisiopatologia dell’asma nei pazienti obesi, […]
Le temperature estreme giocano un ruolo essenziale nella patogenesi degli attacchi d’asma. Lo hanno evidenziato dei ricercatori di Usa, Cina e Australia in un articolo pubblicato nel 2023 su Environmental research. La revisione sistematica e meta-analisi mirava a stimare l’impatto del caldo e freddo estremo e delle variazioni di temperatura sulla patologia.
Dall’analisi degli studi inclusi, gli autori hanno riscontrato che gli effetti combinati di temperature estreme, ambienti interni/esterni e vulnerabilità individuali sono fattori scatenanti chiave degli attacchi d’asma. La meta-analisi ha ulteriormente confermato le associazioni e i rischi relativi in pool per gli attacchi d’asma in caso di caldo estremo e freddo estremo, rispettivamente di 1,07 (95%CI: 1,03-1,12) e di 1,20 (95%CI: 1,12-1,29).
In conclusione, sia il caldo che il freddo estremo possono aumentare significativamente il rischio di asma. Inoltre, gli autori hanno proposto un potenziale quadro meccanicistico per la comprensione della patogenesi della malattia, che svela i complessi meccanismi dell’asma scatenata degli eventi meteorologici estremi. Tracciando e prevedendo i cambiamenti climatici, è possibile allertare la popolazione, adattare la pratica clinica, ridurre gli attacchi di asma legati alle temperature e proteggere gli individui vulnerabili per la salute respiratoria.
Fonte: Environmental research
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935122018163?via%3Dihub