Associazione tra modelli alimentari e rischio di cancro gastrointestinale

Diversi studi hanno dimostrato che i modelli alimentari identificati tramite metodi a posteriori e ibridi sono associati al rischio e alla mortalità per tumori gastrointestinali (GI). Tuttavia, queste ricerche hanno applicato metodi diversi per analizzare i dati alimentari e hanno riportato risultati non sempre coerenti.

Un gruppo di ricercatori ha eseguito una revisione sistematica e una meta-analisi con la finalità di determinare l’associazione tra modelli alimentari, derivati utilizzando l’analisi delle componenti principali (PCA) e la regressione a rango ridotto (RRR), con il rischio e la mortalità da GI.

Sono stati esplorati con attenzione i database Medline, SCOPUS, Cochrane Library, CINHAL, PsycINFO, ProQuest e Web of Sciences alla ricerca di studi prospettici pubblicati in lingua inglese fino a giugno 2023.

I risultati sono stati riportati utilizzando il protocollo Preferred Reporting Item for Systematic Review and Meta-analysis Protocol 2020. Alla fine, gli esperti hanno selezionato 28 documenti ritenuti idonei per l’inclusione e il team ha utilizzato diversi approcci per derivare i modelli alimentari.

Tra questi PCA (n = 22), RRR (n = 2), PCA e RRR combinati (n = 1), analisi dei cluster (CA; n = 2) e PCA e CA combinati (n = 1). Due modelli alimentari, “sano” e “non sano”, sono stati derivati utilizzando PCA e RRR.

Il modello sano era caratterizzato da un maggiore apporto di frutta, cereali integrali, legumi, verdura, latte e altri latticini, mentre quello non sano era caratterizzato da un maggiore apporto di carne rossa e lavorata, di alcol e di bevande raffinate e zuccherate. I risultati hanno indicato che il modello alimentare sano derivato da PCA era associato a una riduzione dell’8% del rischio (rischio relativo [RR], 0,92; intervallo di confidenza al 95%, 0,87-0,98). Il modello alimentare non sano era invece associato a un aumento del 14% del rischio (RR, 1,14; intervallo di confidenza al 95%, 1,07-1,22) di tumori GI.

Allo stesso modo, il modello alimentare sano derivato da RRR (RR, 0,83; intervallo di confidenza al 95%, 0,61-1,12) potrebbe essere associato a un ridotto rischio di tumori GI. Al contrario, il modello alimentare non sano derivato da RRR (RR, 0,93; intervallo di confidenza al 95%, 0,57-1,52) non aveva alcuna associazione con un rischio ridotto di tumori GI.

Allo stesso modo, le prove suggerivano che i modelli alimentari sani derivati da PCA potrebbero ridurre il rischio di morte per tumori GI, mentre i modelli alimentari non sani derivati da PCA potrebbero aumentarlo. Gli Autori concludono che i risultati supportano l’evidenza di modelli alimentari sani e non sani come fattori protettivi o di rischio per i tumori GI e per la sopravvivenza. I dati suggeriscono anche che il modello alimentare sano derivato da RRR riduce il rischio di tumori GI (anche se con bassa precisione), mentre non è stata trovata alcuna associazione per quanto riguarda il modello alimentare non sano derivato da RRR.

Sono quindi necessari ulteriori studi prospettici per chiarire le disparità nell’associazione tra modelli alimentari derivati da PCA e RRR e il rischio di tumori GI. (Registrazione PROSPERO n. CRD42022321644).

Fonte: Nutr Rev. 2025

https://academic.oup.com/nutritionreviews/article/83/3/e991/7715995

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