Tumori. Stabili i numeri del cancro in Italia, nel 2024 stimati 390.100 nuovi casi
Buone notizie sul fronte del cancro, nel 2024 le diagnosi sono stabili rispetto al biennio precedente e il […]
Le linee guida internazionali raccomandano la resezione di un sospetto carcinoma renale localizzato (RCC) che risulta essere una patologia benigna nel 30% dei casi. I test diagnostici non invasivi per differenziare i tumori benigni da quelli maligni rappresentano quindi un’esigenza che attualmente appare insoddisfatta. Hannah Warren e i suoi collaboratori hanno svolto un’indagine con l’obiettivo di determinare l’accuratezza diagnostica delle modalità di imaging per rilevare segni di malignità nei tumori renali T1.
E’ stata condotta un’esplorazione attenta dei report di accuratezza diagnostica di qualsiasi test di imaging, rispetto a uno standard di riferimento istopatologico per le masse renali T1, dall’inizio fino a gennaio 2023. Alla fine, gli esperti hanno selezionato 27 pubblicazioni, per complessivi 2277 tumori e 2044 pazienti, che sono state incluse nella revisione sistematica. Nove sono state utilizzate nella meta-analisi.
Sono stati prodotti grafici a foresta di sensibilità e specificità per TC (sette registrazioni, 1118 partecipanti), ecografia con contrasto (sette registrazioni, 197 partecipanti), [ 99m Tc]Tc-sestamibi SPECT/CT (cinque registrazioni, 263 partecipanti), MRI (tre registrazioni, 220 partecipanti), [18 F]FDG PET (quattro registrazioni, 43 partecipanti), [68 Ga]Ga-PSMA-11 PET (una registrazione, 27 partecipanti) e [111 In]In-girentuximab SPECT/CT (una registrazione, otto partecipanti). La meta-analisi ha restituito stime riassuntive di sensibilità e specificità per [99m Tc]Tc-sestamibi SPECT/CT dell’88,6% (95% CI 82,7%-92,6%) e del 77,0% (95% CI 63,0%-86,9%) e per [18 F]FDG PET del 53,5% (95% CI 1,6%-98,8%) e del 62,5% (95% CI 14,0%-94,5%), rispettivamente. La meta-analisi non è stata eseguita per altre immagini a causa di soglie diverse per la positività del test.
Gli Autori concludono che la strategia di imaging ottimale per le masse renali T1 non è chiara. La SPECT/CT con [99m Tc]Tc-sestamibi è uno strumento emergente, ma sono necessari ulteriori studi per stabilire il suo ruolo nella pratica clinica. Per facilitare future meta-analisi, si potrebbero ottenere vantaggi dalla standardizzazione delle soglie diagnostiche per TC, RM ed ecografia con contrasto.
BJUI Compass. 2024 Jun doi: 10.1002/bco2.355
https://ouci.dntb.gov.ua/en/works/l1WXP2o7/
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