Tumori. Stabili i numeri del cancro in Italia, nel 2024 stimati 390.100 nuovi casi
Buone notizie sul fronte del cancro, nel 2024 le diagnosi sono stabili rispetto al biennio precedente e il […]
La resezione chirurgica rappresenta il trattamento più importante per i tumori stromali gastrointestinali non metastatici operabili.
Nonostante la fattibilità e la sicurezza della tecnica laparoscopica, il suo impiego standard nei tumori gastrici di dimensioni superiori a 5 cm non ha ancora preso piede in modo definitivo.
Un gruppo di esperti ha svolto un’indagine con lo scopo di confrontare le attuali evidenze sulla resezione laparoscopica con quelle del classico approccio chirurgico a cielo aperto in termini di esiti perioperatori, postoperatori e oncologici.
Sono stati esplorati i database PubMed, Scopus e Web of Science e gli esperti hanno preso in considerazione gli articoli che confrontavano l’approccio con la chirurgia aperta e laparoscopica ai tumori stromali gastrici di dimensioni superiori a 5 cm.
È stata eseguita un’analisi di sottogruppo post hoc basata sull’estensione dell’intervento per valutare il tempo operatorio, la perdita di sangue e la durata della degenza ospedaliera.
Sono stati selezionati in totale nove studi che hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità per complessivi 246 pazienti sottoposti a laparoscopia e 301 operati a cielo aperto.
Gli Autori non hanno rilevato differenze significative tra i due tipi di chirurgia e hanno pertanto concluso che l’approccio laparoscopico, per quanto riguarda i tumori stromali gastrointestinali di dimensioni superiori a 5 cm, rappresenta un metodo operatorio tecnicamente sicuro e fattibile con risultati oncologici simili a quelli ottenuti con la classica tecnica chirurgica laparotomica.
Fonte: Arq Bras Cir Dig. 2023
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36629689/
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!