Colesterolo LDL: nuove prove sugli effetti positivi e negativi di livelli bassi

Un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Clinical Pharmacology ha trovato prove genetiche a supporto degli effetti sia positivi che negativi dell’abbassamento del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) attraverso tutti e quattro i percorsi di abbassamento dello stesso. “I farmaci ipolipemizzanti sono ampiamente utilizzati per controllare i livelli di colesterolo nel sangue e gestire una serie di disturbi cardiovascolari e lipidici. Abbiamo voluto esplorare le possibili associazioni tra l’abbassamento del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) e gli esiti di malattie o biomarcatori”, spiega Kitty Pham, della University of South Australia, Adelaide, Australia, autrice principale dello studio.

I ricercatori hanno condotto uno studio di associazione a livello di fenomeno di randomizzazione mendeliana (MR-PheWAS) in 337.475 partecipanti allo studio UK Biobank per testare le associazioni tra quattro punteggi di rischio genetico proposti per l’abbassamento del colesterolo LDL (PCSK9, HMGCR, NPC1L1 e LDLR) e 1.135 esiti di malattia, con analisi di randomizzazione mendeliana di follow-up in 52 biomarcatori sierici, urinari, di imaging e clinici. Gli esperti hanno utilizzato la randomizzazione mendeliana ponderata con varianza inversa nelle analisi principali e metodi di randomizzazione mendeliana complementari come analisi di sensibilità.

L’analisi dei dati ha mostrato prove di un’associazione tra l’abbassamento di LDL-C causato geneticamente e 10 esiti distinti di malattia, suggerendo una potenziale causalità. Tutte le variazioni genetiche sono state associate a iperlipidemie e malattie cardiovascolari nelle direzioni attese. Le analisi dei biomarcatori hanno supportato un effetto dell’abbassamento di LDL-C attraverso PCSK9 sulla funzione polmonare e attraverso HMGCR sul volume dell’ippocampo. “Studi futuri dovrebbero esplorare ulteriormente gli effetti dell’abbassamento di LDL-C sulla funzione polmonare e sui cambiamenti nel volume cerebrale” concludono gli autori.

Fonte: Br J Clin Pharmacol. 2023

https://bpspubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/bcp.15793

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