
Obesità e sovrappeso aumentano il rischio cardiovascolare nei pazienti con HeFH
Uno studio pubblicato sull’European Heart Journal ha analizzato l’impatto di sovrappeso e obesità sul rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche (ASCVD) […]
Nei pazienti ricoverati per scompenso acuto, valori di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) più elevati sono associati a un rischio ridotto di mortalità. Questo è quanto si legge in uno studio pubblicato sul Portuguese Journal of Cardiology, nel quale si legge anche che un valore di LDL-C al di sotto di 88 m/dL è associato a un aumento della mortalità, fatto che suggerisce la necessità di un target di LDL-C meno restrittivo in questa specifica popolazione di pazienti.
“L’associazione tra livelli di colesterolo LDL e prognosi nei pazienti con scompenso cardiaco (HF) rimane incerta. Noi abbiamo voluto valutare il significato prognostico dell’LDL-C nei pazienti ricoverati per scompenso acuto e a stabilire un valore limite di sicurezza in questa popolazione” afferma Joana Brito, del Centro Hospitalar Universitário Lisboa Norte, e della Faculdade de Medicina da Universidade de Lisboa, Lisbona, autrice principale dello studio.
I ricercatori hanno incluso retrospettivamente 167 pazienti consecutivi ricoverati per scompenso acuto. I livelli di LDL-C sono stati misurati al momento del ricovero ospedaliero e i pazienti sono stati suddivisi in base al rischio cardiovascolare (CV) stimato.
L’endpoint primario era la mortalità per tutte le cause a un anno, mentre gli endpoint secondari includevano ricoveri ospedalieri per insufficienza cardiaca, eventi trombotici maggiori e beneficio clinico netto. Durante il follow-up, il 14,4% dei pazienti è deceduto. Livelli più elevati di LDL-C erano indipendentemente associati a una migliore sopravvivenza, e si è riscontrato un aumento di quattro volte della probabilità di sopravvivenza per ogni aumento di 1 mg/dL di LDL-C sierico.
Il valore minimo di LDL-C non associato a un rischio di mortalità aumentato era di 88 mg/dL. I pazienti con LDL-C al di sotto di questo cut-off avevano un rischio di mortalità significativamente più elevato e una tendenza a un rischio di ospedalizzazione per scompenso cardiaco più elevato.
L’endpoint del beneficio clinico netto era influenzato dai livelli di LDL-C, e valori di LDL-C al di sotto di 88 mg/dL erano associati a un rischio aumentato di eventi. “Questi risultati evidenziano l’importanza di considerare i livelli di LDL-C nella gestione e nella valutazione del rischio dei pazienti con scompenso cardiaco” concludono gli autori.
Fonte: Rev Port Cardiol
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0870255125000289?via%3Dihub
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