
Colesterolo LDL: valori sotto 88 m/dL sono associati a maggiore mortalità nello scompenso
Nei pazienti ricoverati per scompenso acuto, valori di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) più elevati sono associati a un […]
Uno studio pubblicato sull’European Heart Journal ha analizzato l’impatto di sovrappeso e obesità sul rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche (ASCVD) nei pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote (HeFH). Lo studio, basato su un’analisi trasversale del registro EAS FH Studies Collaboration, ha coinvolto 35.540 pazienti provenienti da 50 paesi, con l’obiettivo di valutare la prevalenza dell’obesità e il suo contributo al rischio di ASCVD, indipendentemente dai livelli di colesterolo LDL (LDL-C).
I risultati mostrano che il 52% degli adulti e il 27% dei bambini con HeFH sono in sovrappeso o obesi, con una prevalenza particolarmente alta in Nord Africa e Asia Occidentale, e nei paesi a basso-medio reddito rispetto a quelli ad alto reddito. Negli adulti obesi, la diagnosi di HeFH avviene mediamente 9 anni più tardi rispetto ai normopeso. Inoltre, l’obesità è associata a un profilo lipidico più aterogeno, indipendentemente dall’uso di farmaci ipolipemizzanti.
Il rischio di malattia coronarica aumenta progressivamente con il crescere dell’indice di massa corporea (BMI), sia nei bambini che negli adulti. Nei bambini obesi, il rischio di malattia coronarica è 9 volte superiore rispetto ai normopeso (odds ratio 9,28; intervallo di confidenza 95%: 1,77–48,77). Negli adulti, l’obesità è associata a un aumento significativo del rischio di malattia coronarica (odds ratio 2,35; IC 95%: 2,10–2,63) e ictus (odds ratio 1,65; IC 95%: 1,27–2,14). Tali associazioni rimangono significative anche dopo aver considerato fattori come diabete, ipertensione e fumo, sebbene con una lieve attenuazione.
Lo studio sottolinea che sovrappeso e obesità rappresentano fattori di rischio rilevanti e indipendenti per ASCVD nei pazienti con HeFH, fin dall’infanzia. È quindi cruciale adottare strategie di gestione del peso corporeo per ridurre il rischio cardiovascolare in questa popolazione vulnerabile.
Fonte : European Heart Journal, 2025
https://academic.oup.com/eurheartj/advance-article/doi/10.1093/eurheartj/ehae791/7933169
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