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EMPD: screening personalizzato per adenocarcinomi nascosti
La malattia extramammaria di Paget (EMPD) è una rara condizione cutanea che, in alcuni casi, può essere associata a un adenocarcinoma interno sottostante, noto come EMPD secondaria. La frequenza di questa associazione varia significativamente in base alla localizzazione anatomica: ciò sottolinea l’importanza di approcci di screening personalizzati.
Uno studio pubblicato nel 2025 sul Journal of the American Academy of Dermatology ha rivelato che l’EMPD perianale presenta il tasso più alto di adenocarcinoma sottostante (25%), prevalentemente di origine colorettale.
Al contrario, le localizzazioni penoscrotali e vulvari mostrano tassi più bassi (6% ciascuna), con adenocarcinomi principalmente di origine genitourinaria. Il panel di esperti che ha condotto la revisione sistematica raccomanda strategie di screening adattate alla localizzazione anatomica dell’EMPD.
Per l’EMPD perianale, lo screening completo dovrebbe includere: colonscopia, citologia urinaria e tomografia computerizzata di torace, addome e pelvi. Nei casi a basso rischio di EMPD penoscrotale, sono sufficienti test meno invasivi come la citologia urinaria, il test del sangue occulto nelle feci e il dosaggio del PSA, soprattutto nei pazienti sotto i 70 anni.
Per l’EMPD vulvare a basso rischio, invece, sono indicati citologia urinaria e mammografia. Nei casi con caratteristiche ad alto rischio, potrebbero essere necessari esami diagnostici più specifici per individuare adenocarcinomi nascosti.
Sebbene i risultati siano promettenti, la revisione evidenzia alcune limitazioni, tra cui bias di selezione e l’assenza di un follow-up sistematico nei dati retrospettivi. Tuttavia, emerge chiaramente come la localizzazione anatomica dell’EMPD debba guidare le strategie di screening, al fine di migliorare l’identificazione precoce degli adenocarcinomi e gli esiti clinici per i pazienti.
Fonte: Journal of the American Academy of Dermatology
https://www.jaad.org/article/S0190-9622(24)02993-1/abstract
