L’impatto dell’asma sulla frequenza cardiaca

L’asma può comportare una minore variabilità della frequenza cardiaca e modulazione simpatica, secondo uno studio pubblicato su Pediatric pulmonology nel 2023 condotto da un gruppo di studiosi dell’Universitat Internacional de Catalunya in Spagna e la Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul in Brasile.

Il team di ricerca ha effettuato una revisione sistematica e meta-analisi di quindici studi in cui ha valutato la variabilità della frequenza cardiaca in bambini e adolescenti con asma rispetto a dei controlli sani. Dai risultati è emerso che la registrazione a lungo termine della deviazione standard di tutti gli intervalli R-R sinusali normali differiva significativamente tra i gruppi (differenza media standardizzata [SMD] = -0,46 [intervallo di confidenza {CI} 95%: da -0,79 a -0,14], p < 0,005, I2= 0%). Inoltre, gli intervalli R-R a lungo termine erano più brevi nei bambini asmatici rispetto ai controlli (SMD = -0,47 [95% CI: da -0,68 a -0,25], p < 0,0001, I2= 0). Per quanto riguarda le variabili del dominio della frequenza, le misurazioni a bassa frequenza a lungo termine differivano tra i gruppi (SMD = -0,34 [95% CI: da -0,58 a -0,10], p < 0,005, I2= 15%).

Pertanto, i risultati hanno confermato l’associazione dell’asma a una funzione del cuore anomala. Per monitorare il sistema autonomo, valutare la variabilità della frequenza cardiaca è considerato uno strumento semplice, accurato, non invasivo, e, a seguito di questo studio, efficace.

 Fonte: Pediatric pulmonology

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ppul.26340

Contenuti simili

I più visti