Meningoencefalite da parechovirus umano, caratteristiche cliniche per migliorare la diagnosi

Nonostante i sintomi aspecifici alla presentazione e i valori di laboratorio normali, il parechovirus umano (PeV) può causare una malattia complicata. Per questo, è necessario sensibilizzare alla valutazione del PeV nell’iter diagnostico dei casi di sepsi infantile, nella neuroimaging dei pazienti ad alto rischio e nel follow-up dello sviluppo a lungo termine. Lo evidenzia, su Pediatrics, un team guidato da Nisha Shah, dell’Università del Kansas di Wichita (USA).

Il parechovirus umano (PeV) è una causa sempre più riconosciuta di meningoencefalite (ME) nei neonati. L’epidemia statunitense del 2022 ha offerto l’opportunità di analizzare la presentazione clinica e i fattori predittivi di malattia grave nei neonati colpiti. Il team, così, ha condotto una review retrospettiva multicentrica di neonati a cui è stata diagnosticata la ME da PeV durante l’epidemia, esaminando dati demografici, caratteristiche cliniche, risultati di laboratorio e di esami di neuroimaging tramite risonanza magnetica (RM). La malattia complicata è stata definita come la necessità di terapia intensiva o la presenza di risultati anomali alla risonanza o all’elettroencefalogramma.

Complessivamente, 139 neonati hanno manifestato ME da PeV. L’età media era di 19 giorni. La febbre era il sintomo più comune (89,2%) ed era associata a malattia non complicata e RM normale. Un totale di 42 neonati (30,2%) presentava malattia complicata, alla quale erano associati soprattutto: ipotermia (36,5% vs 5,1%), sonnolenza (38,1% vs 13,4%), scarsa alimentazione (76,1% vs 47,4%), instabilità emodinamica (28,5% vs 3%), convulsioni (57,1% vs 4,1%), apnea (40,4% vs 0%), ipoglicemia (16,6% vs 1%), ventilazione meccanica (23,8% vs 0%) e supporto inotropo (11,9% vs 0%). L’età più giovane e le convulsioni erano fattori predittivi di risonanza anomala (odds ratio aggiustato, rispettivamente 0,92 [0,48-0,99] e 40,1 [3,49-460,7]), mentre i risultati di laboratorio, inclusi gli indici del liquido cerebrospinale, erano raramente anomali.

Fonte: Pediatrics 2025

https://publications.aap.org/pediatrics/article-abstract/156/4/e2025071878/203712/Predicting-Severe-Short-Term-Neurologic-Outcomes?redirectedFrom=fulltext

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