Migliorare la qualità della vita dei bambini affetti da asma con i cartoni animati

Il programma educativo Health Promotion Program for Children with Asthma (HPPCA), sviluppato utilizzando cartoni animati e materiali da colorare, è in grado di migliorare la qualità della vita dei bambini affetti da asma. Lo ha dimostrato uno studio condotto da un gruppo di scienziati con sede a Instanbul, pubblicato nel 2023 su The Journal of asthma. Si tratta di uno studio randomizzato controllato che mirava a determinare l’effetto che il programma educativo, basato sul modello di promozione della salute sviluppato da Nola J. Pender e sulle teorie di apprendimento sul cervello, aveva sul controllo della malattia e sulla qualità di vita di bambini dai 7 agli 11 anni con diagnosi di asma.

I ricercatori hanno assegnato settantaquattro pazienti pediatrici a ricevere un’educazione di base sull’asma dai loro medici; successivamente, li hanno divisi in modo casuale a un gruppo che riceveva il programma HPPCA o a un gruppo di controllo a cui non venivano date altre istruzioni. Dai risultati è emerso che i punteggi del controllo dell’asma e della qualità della vita dei bambini inclusi nel gruppo sperimentale erano significativamente più alti rispetto al gruppo di controllo al primo e al quarto mese di follow-up (p<.001). Inoltre, il tasso di assenteismo scolastico diminuiva in coloro che ricevevano l’educazione HPPCA al primo follow-up rispetto agli altri(p<.05).

Pertanto, l’educazione HPPCA, il cui progetto si basava sul modello di promozione della salute supportato da cartoni animati per attirare l’attenzione dei bambini, si è dimostrato efficace: può creare un senso di controllo sull’asma con conseguente miglioramento della qualità della vita. in conclusione, gli autori raccomandano che negli ambulatori di allergologia e immunologia pediatrica vi sia un infermiere specializzato in asma che possa fornire specificamente un HPPCA.

Fonte: The Journal of asthma : official journal of the Association for the Care of Asthma

https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/02770903.2022.2043358

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