Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
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Un team di ricercatori britannici ha eseguito una meta-analisi al fine di esaminare le differenze globali nella prevalenza di BPCO e asma tra gli individui ospedalizzati con COVID-19, nonché per valutare se la presenza di asma o BPCO avesse un impatto sulla mortalità in questa popolazione ospedaliera.
I risultati, pubblicati nel 2023 su BMC Pulmonary Medicine, hanno rivelato notevoli variazioni nella prevalenza di asma e BPCO nei pazienti COVID-19 a seconda della regione geografica, rendendo non significativi e quindi clinicamente poco utili le stime globali aggregate. Nei singoli studi, l’intervallo interquartile per la prevalenza dell’asma era compreso tra il 4,21% e il 12,39%, mentre per la BPCO tra il 3,82% e l’11,85%.
I risultati indicano che, nel complesso, non c’è prova che l’asma predisponga a un aumento della mortalità nella malattia da COVID-19 [rischio relativo (RR) di morte; 0,918 (IC al 95% 0,767 a 1,098)]. Al contrario, per la BPCO, sono emerse chiare evidenze di un’associazione con un aumento del rischio di mortalità [RR; 1,863 (IC al 95% 1,640-2,115)].
In conclusione, la prevalenza di asma e BPCO tra i pazienti ospedalizzati con COVID-19 presenta notevoli variazioni regionali. I dati non supportano l’idea che l’asma aumenti il rischio di mortalità nella malattia da COVID-19, mentre per la BPCO è stata riscontrata una chiara associazione con un incremento del rischio di decesso.
Fonte: BMC pulmonary medicine
https://bmcpulmmed.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12890-023-02761-5