Tumori. Stabili i numeri del cancro in Italia, nel 2024 stimati 390.100 nuovi casi
Buone notizie sul fronte del cancro, nel 2024 le diagnosi sono stabili rispetto al biennio precedente e il […]
Il cancro gastrico conserva la sua posizione come quinto tumore più diffuso a livello mondiale ed è la terza causa più comune di morte legata ai tumori maligni. La maggior parte dei pazienti che ricevono una diagnosi di neoplasia dello stomaco presenta uno stadio già avanzato della malattia, anche nei Paesi con programmi avanzati di screening. La chirurgia rappresenta il pilastro fondamentale nel trattamento di questa condizione ed è spesso affiancata da chemioterapia perioperatoria.
Un elemento cruciale all’interno della strategia operatoria per il cancro gastrico è la linfoadenectomia, cioè la rimozione dei nodi linfatici coinvolti nell’area circostante al tumore. Attualmente, per le neoplasie in stadio iniziale, si raccomanda una dissezione linfonodale di tipo D1. Tuttavia, per quanto riguarda i casi più avanzati, esiste un dibattito in corso tra i chirurghi delle regioni orientali e occidentali riguardo all’entità dell’intervento. Sebbene la maggior parte delle linee guida consigli come standard la dissezione di tipo D2, in alcune situazioni particolari potrebbe essere opportuno considerare interventi più limitati, del tipo D1+.
Questa revisione, basata su evidenze scientifiche, mira a fornire una chiara comprensione della linfoadenectomia ottimale per i pazienti affetti da cancro gastrico. In definitiva, l’obiettivo è quello di ottimizzare l’approccio chirurgico per garantire il miglior trattamento possibile per questa malattia che rappresenta ancora una sfida significativa nella pratica clinica.
Fonte: Updates Surg. 2023
https://link.springer.com/article/10.1007/s13304-023-01576-7
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