Purificatori d’aria e infezioni chirurgiche: efficacia sotto esame

“Nelle sale operatorie moderne dotate di sistemi di ventilazione standard a flusso d’aria di livello medio, l’aggiunta di purificatori d’aria al plasma montati a parete non ha ridotto il tasso di PSIM (marcatore di infezione postoperatoria) dopo interventi di chirurgia ortopedica” dichiarano gli autori svedesi nel loro studio pubblicato su NEJM evidence nel 2025.

Gli esperti hanno condotto un trial, multicentrico e in doppio cieco, che ha coinvolto oltre 40.000 pazienti sottoposti a interventi di chirurgia ortopedica. Le sale operatorie del gruppo di intervento erano dotate di purificatori d’aria attivi, mentre quelle del gruppo di controllo utilizzavano gli stessi dispositivi in modalità inattiva. L’obiettivo principale era misurare l’incidenza di infezioni del sito chirurgico (SSI) entro 12 settimane dall’intervento, utilizzando un PSIM basato su antibiotici prescritti, diagnosi e interventi registrati. Dei pazienti analizzati, il tasso di PSIM è risultato simile tra i due gruppi: 9,2% nel gruppo di intervento e 9,4% in quello di controllo con un odds ratio di 0,98 (IC 95%, 0,91-1,05). Questo dato si è mantenuto stabile indipendentemente dal tipo di diagnosi, dal livello dell’ospedale o dal sistema di ventilazione utilizzato.

Gli autori concludono che l’aggiunta di purificatori d’aria al plasma in sale operatorie moderne con ventilazione standard non ha dimostrato benefici significativi nella riduzione delle infezioni postoperatorie. Pertanto, in contesti simili, l’impiego di tali dispositivi potrebbe non giustificare il loro utilizzo dal punto di vista clinico ed economico. Investire in altre strategie preventive potrebbe offrire un impatto maggiore sulla sicurezza dei pazienti.

Fonte:  NEJM evidence

https://evidence.nejm.org/doi/10.1056/EVIDoa2400289

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