Rilevamento del linfonodo sentinella nel melanoma cutaneo: novità con l’ICG
L’imaging a fluorescenza nel vicino infrarosso (NIR) con verde indocianina (ICG) può essere un’alternativa non inferiore alla linfoscintigrafia con tecnezio (Tc) […]
Un team di ricerca statunitense ha messo in luce le complessità e le sfide del carcinoma a cellule squamose dell’unità ungueale (nSCC) nei pazienti con fototipi Fitzpatrick IV-VI. La revisione ha rivelato che, sebbene questo tipo di tumori siano rari, quando si verificano in pazienti con pelle più scura, sono spesso associati a ritardi nella diagnosi e a un aumento della morbidità e mortalità.
I principali risultati della revisione, usciti in un articolo pubblicato nel 2024 su International journal of dermatology, hanno evidenziato che la maggior parte dei nSCC si trova sulle unghie delle mani (84%), con una prevalenza in particolare sul terzo dito della mano destra (31%). Inoltre, per quanto riguarda la durata dei sintomi pre-diagnosi, questi variano ampiamente, da 1 mese a 7 anni, suggerendo difficoltà nel riconoscimento precoce. Infine, gli autori sottolineano che il trattamento più comune adoperato dagli specialisti consiste nella chirurgia di Mohs (38%), seguita dall’amputazione (35%). Il principale ostacolo evidenziato dall’analisi è la difficoltà nella diagnosi precoce, dovuta alla pigmentazione cutanea che può mascherare i segni clinici iniziali; questi ritardi nella diagnosi possono portare a interventi più invasivi e a risultati clinici meno favorevoli.
Questo studio sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza e di un approccio proattivo nella diagnosi e trattamento del carcinoma a cellule squamose dell’unità ungueale nei pazienti con pelle più scura. L’adozione di misure preventive e di diagnosi precoce potrebbe ridurre significativamente i casi di diagnosi tardiva e migliorare gli esiti per questi pazienti.
Fonte: International Journal of Dermatology
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/ijd.17237
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