Ricercatori statunitensi hanno condotto uno studio per determinare il tasso di segnalazione della colorazione della pelle negli studi clinici randomizzati (RCT) riguardanti l’identificazione e il trattamento del carcinoma basocellulare (BCC) nelle riviste di dermatologia. Nello specifico, hanno effettuato una revisione sistematica degli RCT riguardanti il BCC nelle prime dieci riviste di dermatologia, determinate in base all’impact factor, dall’inizio fino all’11 luglio 2023.
I risultati, pubblicati nel 2024 su Archives of Dermatological Research, hanno evidenziato che dei 51 studi identificati, solo 23 articoli riportavano dati relativi alla colorazione della pelle nella sezione dei risultati (45,1%); mentre 28 articoli menzionavano la colorazione della pelle all’interno del testo (54,9%). Quindi, la ricerca sottolinea che la pelle scura può rendere più difficile la diagnosi dei tumori cutanei e non è noto se il colore della pelle influenzi la risposta al trattamento. Inoltre, meno del 50% degli RCT relativi al carcinoma basocellulare nelle principali riviste internazionali di dermatologia ha incluso la colorazione della pelle nella parte demografica della sezione dei risultati riguardante i partecipanti allo studio. Per quanto riguarda l’analisi dei sottogruppi, questa ha dimostrato che gli studi effettuati negli Stati Uniti hanno riportato la colorazione della pelle meno della metà delle volte (40%). Inoltre, i ricercatori sottolineano come non ci sia stata alcuna differenza statisticamente significativa nella segnalazione negli ultimi quattro decenni.
Pertanto, si rendono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i bassi tassi di segnalazione della colorazione della pelle negli RCT relativi al BCC potrebbero influenzare le raccomandazioni diagnostiche o terapeutiche per l’assistenza ai pazienti in questo gruppo.
Fonte: Archives of dermatological research
https://link.springer.com/article/10.1007/s00403-024-03187-7
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