La depressione come comorbilità in pazienti con dolore influisce sul giudizio degli osservatori
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Pain, il fatto che un paziente con dolore abbia una diagnosi di […]
Gli esperti, con questo studio di coorte, hanno voluto indagare gli esiti clinici, funzionali e di qualità della vita – insieme agli eventi di manutenzione protesica – in pazienti portatori di overdenture mandibolari (MO) per 3 anni.
Il campione incluso nella ricerca contava 30 portatori di MO con impianti di diametro ridotto (NDI) e monconi con perno conico di bloccaggio (sistema Facility-Equator), che sono stati monitorati annualmente registrando i seguenti dati: indice di placca visibile (VPI), infiammazione peri-impianto (PI), la presenza di tartaro (CP), la profondità di sondaggio (PD), sanguinamento al sondaggio (BOP), stabilità secondaria dell’impianto (ISQ), perdita di osso marginale (MBL), prestazioni masticatorie e impatto dentale nella vita quotidiana (DIDL). È stata poi eseguita una regressione lineare multilivello allo scopo di analizzare i cambiamenti nel tempo e i test chi-quadrato hanno permesso di analizzare la relazione tra la comparsa di complicanze protesiche e gli eventi di manutenzione. Invece, il tasso di sopravvivenza dei pazienti con NDI è stato calcolato utilizzando il test di Kaplan-Meier.
Dei pazienti iniziali, 26 hanno poi partecipato a tutti i follow-up evidenziando la costanza del tasso di sopravvivenza dell’83,3% nel primo anno e mostrando come nessun impianto fosse stato perso nel periodo di 3 anni. Tuttavia, tutti i risultati delle prestazioni masticatorie hanno presentato differenze significative.
In generale, sono stati osservati cambiamenti continui nei parametri clinici degli utenti con MO nel periodo di 3 anni e la maggior parte dei parametri funzionali – ad eccezione dell’omogeneizzazione delle particelle – è migliorata significativamente nel tempo e l’impatto positivo sulla qualità della vita è probabilmente correlato alla significativa riduzione degli eventi di manutenzione protesica.
Dovrebbero quindi essere eseguiti ritorni periodici per valutare i tessuti perimplantari e il mantenimento dell’OM, così da poter garantire il successo della riabilitazione e assicurare miglioramenti sia nella funzione masticatoria che nella qualità della vita correlata alla salute orale.
Fonte: Journal of Dentistry